Pallamano femminile, Salerno è campione d'Italia. Battute 35-30 le siciliane dell’Erice

SERIE A1
Foto FIGH

Nono scudetto conquistato dalla Jomi Salerno. Battute 35-30 le siciliane dell’AC Life Style Erice in gara-3 giocata in casa delle campane. Il tecnico Francesco Ancona: “Non è stato facile, ma avevo grande fiducia delle ragazze. Felicissimi per avere centrato questo obiettivo”

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La Jomi Salerno è campione d’Italia. Il club campano ha battuto 35-30 l’AC Life Style Erice in gara-3 di finale scudetto della Serie A1, giocata ieri (martedì) al Pala Palumbo. È il nono tricolore nella storia del club dal 2010 a oggi, in un palmares aperto con la Coppa Italia dell’anno prima e che arriva a contare 22 trofei tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa. Non è l’unico record legato allo scudetto di questa stagione. Pina Napoletano, capitano della Jomi, diventa la giocatrice in attività più vincente della Serie A1 con nove titoli in bacheca. Nel frattempo, il suo tecnico Francesco Ancona è il primo allenatore italiano a conquistare lo scudetto sul fronte maschile – con Fasano – e ora tra le donne, eguagliando in senso assoluto il montenegrino Branko Dumnic.

Ancona: "Non è stato facile"

Gara-3 pressoché a senso unico, quella andata in scena al Pala Palumbo. Salerno, in particolare, arrivava col morale a mille dopo il successo in extremis a gara-2, decisivo per rimettere in equilibrio la serie. Prima frazione di gioco con le padrone di casa avanti sul 15-12, ripresa col massimo allungo sul +10 e scudetto in cassaforte. È il nono. Solo il Cassano Magnago dei record – con gli 11 tricolori consecutivi tra 1986 e 1996 – ha fatto meglio. "Avevo fiducia nelle ragazze – ha detto Francesco Ancona, tecnico della Jomi Salerno – perché hanno lavorato benissimo. Avevano difficoltà perché é ovvio che il peso e la responsabilità di far parte di una squadra come Salerno, che ha vinto tanti Scudetti, si fanno sempre sentire. Non é stato facile. A chi dedico questa vittoria? Sono piu di dieci giorni che sto lontano da mio figlio: dedico la vittoria a lui perché mi manca tanto, ma anche a tutta la società che mi ha voluto qui".