Emanuela Maccarani, 3 mesi di stop per comportamento antisportivo
ritmica
Il processo davanti alla procura federale che aveva solo ammonito nel 2022 Emanuela Maccarani per l’accusa di maltrattamenti all’Accademia di Desio della Ginnastica Ritmica è stato manipolato e compromesso. Un processo aggiustato. La conferma arriva da tre patteggiamenti annunciati alla fine del nuovo procedimento nato anche grazie che alle intercettazioni della Procura di Monza che sta conducendo l’inchiesta della giustizia ordinaria sui maltrattamenti.
Maccarani, ex Direttrice Tecnica delle Farfalle, ha concordato 3 mesi di sospensione. Nella comunicazione dell’accordo viene specificato che è stato contestato a Maccarani il fatto di avere operato per ottenere prove favorevoli durante il processo sportivo, suggerendo a diverse persone le risposte da dare nelle audizioni, fornendo agli inquirenti un elenco di atlete da ascoltare, organizzando in pratica le testimonianze a suo favore. Il tutto con la compartecipazione di chi avrebbe dovuto garantire giustizia e correttezza, come Valter Peroni, vicepresidente federale e nominato all’epoca anche Commissario Straordinario dell’Accademia di Desio. Avrebbe trasmesso via messaggio l’elenco delle persone da ascoltare compilato da Maccarani al procuratore federale Michele Rosetti, cioè a chi conduceva l’indagine. Per questo Rosetti era stato già sospeso per gravi negligenze dalla Commissione di Garanzia. Valter Peroni ha concordato ora 50 giorni di sospensione. Il terzo patteggiamento riguarda l’ex presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi, che le intercettazioni indicavano in costante contatto con Maccarani e il procuratore federale per essere sempre informato sulle attività istruttorie e le strategie da seguire in un’indagine che è stata per nulla trasparente. Tecchi è stato sospeso per 15 giorni. In mancanza di un procuratore federale della Federginnastica, è intervenuta la procura generale del Coni che ne ha fatto le veci fino alla conclusione dell’accordo. Il nuovo procuratore federale sarà nominato dal consiglio federale del prossimo 27 giugno. Dovrà garantire un’indipendenza che nel processo sportivo di Maccarani è clamorosamente mancata.