La Procura di Bolzano ha chiesto al giudice delle indagini preliminari di procedere con l'incidente probatorio per accertare, tramite l'esane del Dna, se nelle urine risultate positive al doping ci sono tracce biologiche diverse da quelle del marciatore altoatesino
La Procura della Repubblica di Bolzano ha chiesto al giudice delle indagini preliminari di procedere con l'incidente probatorio per accertare, tramite l'esame del Dna, se nelle urine del primo gennaio 2016 risultate positive al doping ci sono tracce biologiche diverse da quelle di Alex Schwazer. Lo apprende l'Agi dallo staff del marciatore altoatesino, squalificato per otto anni per recidività al doping dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. A decidere data e luogo dell'esame sarà quindi il Gip.
Nel settembre scorso la Procura bolzanina aveva sequestrato, in virtù ad una rogatoria internazionale, il campione di urine che contiene i sei precursori di testosterone sintetico che ha causato l'estromissione di Alex dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro e la successiva squalifica. Attualmente le provette e la relativa documentazione si trovano sotto sequestro presso il laboratorio accreditato Wada di Colonia. Intanto Schwazer e i suoi legali sono in attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato alla squalifica. Sono trascorsi tre mesi esatti dalla sentenza di Rio e il Tas di Losanna non si è ancora espresso.