Mondiali Atletica, l’Italia punta tutto su Tamberi
AtleticaSono 36 gli azzurri impegnati nella rassegna iridata, al via da venerdì 4 agosto fino a domenica 13. Tutte le attenzioni sono su "Gimbo" Tamberi, non ancora al top della forma ma punta di diamante della spedizione. Speranze di medaglia anche nella marcia con Antonella Palmisano
L’Italia è pronta per la 16^ edizione dei Mondiali di atletica leggera, al via da venerdì a Londra. La squadra azzurra che è volata in Inghilterra ha un compito preciso: cercare di migliorare lo zero alla voce medaglie dell’ultima competizione iridata, a Pechino 2015. Non sarà di certo una passeggiata, vista la concorrenza spietata di questa manifestazione: il Team italiano guidato dal ct Elio Locatelli si presenta con un paio di frecce al proprio arco in grado di lottare per il podio, Gianmarco Tamberi nel salto in alto maschile e Antonella Palmisano nella 20 km di marcia femminile.
La spedizione azzurra
Saranno 36 gli atleti azzurri presenti nella manifestazione, equamente divisi fra uomini e donne. Di questi abbiamo: 8 velocisti, 5 ostacolisti, 6 mezzofondisti, 5 saltatori, 2 lanciatori, 2 maratoneti e 8 marciatori. I primi a scendere in pista, già nella giornata inaugurale di venerdì 4 agosto, saranno la mezzofondista Margherita Magnani e il lunghista Kevin Ojiaku. Molti i volti nuovi di questa spedizione, come Yohanes Chiappinelli (campione europeo U23 dei 3000 siepi), Lorenzo Vergani e Ala Zoghlami. I più giovani azzurri in gara saranno il campione europeo Under 20 dei 100 metri Filippo Tortu (19 anni) e l'oro continentale Under 23 dei 400 ostacoli Ayomide Folorunso (20 anni). Non mancano anche i veterani a questo gruppo londinese, come il campione europeo di maratona Daniele Meucci, a quota 30 caps come il collega di specialità Stefano La Rosa, mentre tra le donne è la staffettista della 4x400 Maria Enrica Spacca a vantare 24 maglie azzurre in carriera. Due i forfait delle ultime settimane, entrambi per problemi fisici: l'argento mondiale 2013 di maratona Valeria Straneo e il marciatore della 50 km Teodorico Caporaso.
I convocati
Uomini: 200 m.: Filippo Tortu; 400 m.: Davide Re; 400 hs.: Josè Bencosme e Lorenzo Vergani; 3000 siepi: Abdoullah Bamoussa, Yohanes Chiappinelli e Ala Zoghlami; Alto: Gianmarco Tamberi; Lungo: Kevin Ojiaku; Martello: Simone Falloni e Marco Lingua; Maratona: Stefano La Rosa e Daniele Meucci; Marcia 20 km.: Francesco Fortunato, Matteo Giupponi e Giorgio Rubino; Marcia 50 km: Michele Antonelli e Marco De Luca.
Donne: 200 m.: Gloria Hooper e Irene Siragusa; 400m/4×400: Maria Benedicta Chigbolu; 800 m.: Yusneysi Santiusti; 1500 m.: Margherita Magnani; 400 hs/4×400: Marzia Caravelli, Ayomide Folorunso e Yadisleidy Pedroso; 3000 siepi: Francesca Bertoni; Alto: Erika Furlani e Alessia Trost; Lungo: Laura Strati; Marcia 20 km.: Eleonora Anna Giorgi, Antonella Palmisano e Valentina Trapletti; 4×400: Libania Grenot, Raphaela Lukudo e Maria Enrica Spacca.
La storia azzurra ai Mondiali
L’Italia partecipa per la 16^ volta alla competizione iridata, che non ha mai saltato fin dal 1983, anno della sua fondazione. Sono 39 le medaglie complessive fin qui raccolte dalla spedizione azzurra, di cui 11 d’oro. L’atleta più titolata è Fiona May, che con 2 ori, un argento e un bronzo tra il 1995 e il 2001 ha fatto la storia dello sport italiano. Il bilancio delle ultime edizioni è da dimenticare: gli azzurri hanno infatti conquistato appena due medaglie dal 2009 a oggi, grazie al bronzo di Antonella Di Martino nel salto in alto a Daegu 2011 e all’argento di Valeria Straneo nella maratona a Mosca 2013. I due zero di Berlino 2009 e Pechino 2015 sono gli unici nella storia dell’atletica italiana: l’obiettivo è quello di non calare un tris che sarebbe tremendo per tutto il movimento.
La stella
Tutti gli occhi sono puntati su Gianmarco Tamberi, che entrerà in scena solo l’11 agosto, con eventuale finale nell’ultimo giorno dei Mondiali, domenica 13. Il saltatore marchigiano, campione d’Europa e iridato indoor, si presenta a Londra dopo lo stop di quasi un anno dovuto all’infortunio alla caviglia sinistra del 15 luglio 2016 a Montecarlo, nello stesso giorno in cui fece segnare il suo personale di 2,39 m e in cui disse addio all’Olimpiade di Rio. Quel guaio, che gli è costato anche un paio di interventi chirurgici, non è ancora del tutto alle spalle, come dimostrato nelle prime uscite stagionali. “Gimbo” fatica ad arrivare a 2.30 e, seppur in costante miglioramento, ha un primato nel 2017 di 2.28 m, una misura che difficilmente potrà garantirgli un posto sul podio. Per ottenere la prima medaglia iridata della carriera, Tamberi dovrà trovare la gara perfetta e tornare a volare, come fatto fino a 12 mesi fa.