Ben cinque le medaglie d’oro assegnate ai mondiali d’atletica di Londra: il primatista del mondo Van Niekerk si conferma nei 400 metri, ma a far discutere è l’accesso negato al botswano Makwala. Negli 800 vince Bosse; sorridono Polonia e Cina, con tre medaglie a testa tra lancio del martello e giavellotto femminile
Wayde Van Niekerk si conferma come uno degli atleti più interessanti nell’intero panorama dell’atletica mondiale, portando a casa l’oro nei 400 metri. Il primatista del mondo domina senza troppe difficoltà la sua gara, staccando con facilità tutti gli avversari e riuscendo a concedersi addirittura il lusso di rallentare in maniera vistosa negli ultimi metri: il suo 43’’98, ben lontano dal suo 43’’03 da record, ne è la diretta conseguenza. Alle sue spalle argento per Gardiner e bronzo per Haroun, mentre al botswano Makwala è stato negato l’accesso allo stadio dopo i problemi gastrointestinali denunciati nelle scorse ore. Una storia controversa che certamente farà discutere nei prossimi giorni.
Negli 800 metri maschili sorride la Francia
Dopo cinque giorni di gara arriva il primo oro francese con Pierre-Ambroise Bosse, che sceglie il momento migliore per correre il suo miglior 800 dell’anno, chiudendo in 1’44’’67 e battendo in volata il polacco Kszczot (anche lui non aveva mai corso così bene da inizio anno) e il keniano Bett, che con la zampata negli ultimi metri toglie il terzo gradino del podio al britannico Langford, spinto sin dalla partenza da tutto il pubblico di casa.
Kenia, arriva il terzo oro con Kipruto nei 3.000 siepi
Ancora un successo per il Kenia, stavolta nei 3.000 siepi maschili con Consenslus Kipruto, abile a battere in volata il marocchino Elbakkali per meno di tre decimi: 8’14’’12 sul traguardo il tempo del keniano che si è lasciato alle spalle anche lo statunitense Jager, terzo e bravo a scippare il bronzo al francese Mekhissi, unico del gruppetto dei primi a non salire sul podio.
Il martello femminile parla polacco: vince la Wlodarczyk
È stato un testa a testa tra Polonia e Cina, con le europee che alla fine sono riuscite ad accaparrarsi due medaglie, con l’oro della Wlodarczyk e il bronzo della Kopron. In mezzo la Wang strappa l’argento, togliendo alle polacche la soddisfazione della doppietta sfiorando i 76 metri con l’ultimo lancio a disposizione, ben lontano dal 77 metri e 90 centimetri della Wlodarczyk. Un successo che porta così la Polonia al quarto posto nel medagliere, alle spalle di Kenia, Stati Uniti ed Etiopia, ma davanti a tutto il resto del mondo. Almeno per una notte.
Nel giavellotto festeggia la Repubblica Ceca
Le due medaglie per la Cina invece arrivano dal giavellotto, con Li e Lyu distanti non solo di una vocale, ma anche di quasi un metro nella misura. Entrambe però alle spalle di Barbora Spotakova, la lanciatrice ceca che centra il colpo giusto da 66 metri e 76 centimetri già al secondo tentativo, mai più avvicinato nelle quattro chance successive. Poco importa, tanto basta per mettersi al collo la medaglia più luminosa.