Mondiali atletica, niente finale per Tamberi: "Sono distrutto"

Atletica
Gianmarco Tamberi (Getty)
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Nella semifinale del salto in alto dei Mondiali di Londra l'azzurro non riesce ad andare oltre i 2.29 e termina 13esimo. Tamberi ha provato a qualificarsi per la finale nonostante la condizione non ottimale, ma i tre errori a quota 2.31 hanno sancito la sua eliminazione

Non è bastato il look portafortuna half-shawe, mezzo viso con la barba e mezzo viso rasato, per Gianmarco Tamberi, che ha mancato la finale nel salto in alto maschile per pochissimo. L'azzurro si è fermato a 2.29, classificandosi 13esimo e mancando la finale - in programma domenica - solamente per una posizione: i tre nulli a quota 2.31 hanno spento i sogni di arrivare nell'ultimo atto di Tamberi, che non è arrivato all'appuntamento iridato in condizione ottimale dopo l'infortunio dello scorso che lo aveva costretto a saltare le Olimpiadi. Ma l'azzurro esce comunque a testa alta da questi Mondiali di Londra. Nella finale del salto in alto si giocheranno le medaglie iridate il russo Lysenko, il siriano Ghazal, il tedesco Przybylko, l’ucraino Protsenko, il brasiliano Ferreira, lo statunitense McBride, il russo Ivanyuk, il qatarino Barshim, il tedesco Onnen, il messicano Rivera, l’ucraino Bondarenko, il britannico Grabaraz, il bulgaro Ivanov, il cinese Wang, il brasiliano Silva e lo statunitense Robertson.

La delusione di Tamberi

Dopo la delusione dell’eliminazione Tamberi è rimasto sdraiato per qualche minuto sulla pista. Quando ha trovato la forza di reagire l’azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni tra le lacrime: “Ho lavorato davvero tantissimo per essere nella finale di domenica. Non riesco a capacitarmi, ho fatto di tutto: non riesco a spiegare come sia possibile che non mi sia qualificato per la finale. Era una di quelle giornate proprio no. Dopo l'infortunio grave e le due operazioni ho giornate in cui mi stupisco di me stesso ed altre in cui non mi stacco da terra. L'ho capito dal riscaldamento, ho fatto lo stagionale in un giorno in cui non mi riusciva niente. Valevo di più, potevo giocarmi qualcosa anche in finale". Tamberi è inconsolabile e arrabbiato: “Non è sfortuna, non è niente, ma me lo meritavo. Non posso rimproverarmi niente - continua l’azzurro - sono affranto. Non ho smesso di crederci nemmeno un giorno grazie alla cattiveria che ho e all'affetto degli italiani: senza di loro non sarei nemmeno stato qui. Purtroppo non ce l'ho fatta".

I nuovi obiettivi

"Non pretendevo niente, non volevo stravolgere il mondo o essere un supereroe, so quanti sacrifici ho fatto. Non ho chiuso occhio stanotte, ho rivissuto tutta la preparazione, ho rivisto le operazioni, la riabilitazione. Non ho smesso di crederci. Mi rialzerò perché l'ho sempre fatto, non ho l'energia nemmeno di camminare. Sento il peso di tutto quello che ho fatto, mi dispiace perché se fossi stato in giornata positiva avrei potuto farcela. Per il futuro non ho alcun dubbio di tornare al livello che ero. In un anno siamo arrivati fin qui, sono sicuro al 100% che già dall'inverno prossimo tornerò a saltare quanto saltavo prima. A saperlo prima, sarei andato con più calma".