Atletica: Dafne Schippers si conferma la regina dei 200 metri

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L'olandese si conferma la più veloce correndo in 22''05 e battendo la Ta Lou e la Miller. Conferma anche di Brittney Reese nel salto in lungo; doppietta USA nei 3000 siepi donne. La Polonia conquista un altro oro nel lancio del martello

La gara della serata è quella che incorona ancora una volta Dafne Schippers nei 200 metri donne, brava a confermarsi sul tetto del mondo al termine di un avvincente testa a testa con Marie-José Ta Lou, incapace di piazzare la zampata nell’ultima parte di gara quando sembrava averne di più. L’olandese conquista così il secondo titolo iridato della sua carriera correndo in 22’’05, mentre l’ivoriana deve accontentarsi del secondo argento iridato in questa edizione (dopo quello sui 100) e del record nazionale (22’’08). Al terzo posto Shaunae Miller-Uibo, che riscatta così il crollo nella finale dei 400 strappando il podio all’idolo di casa Dina Asher-Smith.

Nei 3000 siepi donne ancora una doppietta USA

Ancora una doppietta per gli Stati Uniti, stavolta a sorpresa nei 3000 siepi femminili in cui l’attacco combinato di Emma Corbun (già bronzo alle Olimpiadi di Rio) e Cortney Frerichs nell’ultimo mezzo giro ha messo alle corde tutto il resto del gruppo, garantendo alle due atlete i primi due gradini del podio: la Corbun ha chiuso in 9’02’’58, un secondo buono davanti alla sua connazionale. La kenyota Hyvin Jepkemoi, campionessa del mondo uscente, non ha retto il ritmo imposto nel finale e si è dovuta accontentare della medaglia di bronzo (9’04’’03).

Salto in lungo femminile: vince ancora Brittney Reese

Non c’è due senza tre. E il quattro vien da sé. Non si ferma Brittney Reese che si conferma ancora una volta sul tetto del mondo, conquistando con questo ennesimo successo un posto nell’olimpo dell’atletica non solo dell’ultimo decennio, ma della storia del salto in lungo. La statunitense (già campionessa nel 2009, 2011 e 2013) ha dedicato il successo alla nonna recentemente scomparsa, riscattando così l’argento olimpico di Rio e l’appannamento dimostrato negli ultimi anni, che aveva lasciato credere ad alcuni che fosse iniziata la fase calante della sua carriera. Brittney ha piazzato la zampata al terzo tentativo, raggiungendo i 7 metri e 2 centimetri, un’unghia in più rispetto ai 7 metri rotondi della russa Darya Klishina. Il bronzo invece è sempre a stelle e strisce, finito sul collo dell’americana Tianna Bartoletta, finita tre centimetri più indietro al termine di una sfida davvero molto avvincente.

Il martello parla sempre polacco

Dopo il successo nel femminile, anche nel martello maschile la Polonia conquista l’oro grazie alla conferma di Pawel Fajdek, al terzo titolo iridato consecutivo a un anno di distanza dall’ennesima delusione olimpica. Al quarto tentativo il 28enne ha lanciato a 78 metri e 91 centimetri. Polonia vicinissima alla doppietta con Wojiech Nowicki soltanto terzo, finito 13 centimetri dietro il russo Valeriy Pronkin che all’ultimo tentativo ha lanciato 78 e 16.