Doping, caso Schwazer: condannati due medici della Fidal. L'allenatore: "Sentenza senza precedenti"

Atletica

Il tribunale di Bolzano ha riconosciuto il reato di favoreggiamento per gli ex medici della Federazione Italiana di Atletica Leggera, Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto: condannati a due anni. "Sentenza che in Italia non ha precedenti", il commento dell'allenatore di Schwazer, Sandro Donati

Il tribunale di Bolzano ha condannato a due anni ciascuno i medici della Federazione Italiana di Atletica Leggera Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto, accusati di favoreggiamento nell'ambito di un filone del caso doping Alex Schwazer. L'ex dirigente del settore tecnico della Fidal, Rita Bottiglieri, è stata invece condannata a 9 mesi. L'accusa aveva chiesto per Fiorella un anno e dieci mesi, mentre per Fischetto un anno e otto mesi e per Bottiglieri l'assoluzione per mancanza di prove.

Donati: "Sentenza che in Italia non ha precedenti"

"E' la prima volta che si arriva ad una condanna in Italia per la legge 376, ovvero per favoreggiamento al doping e dove vengono condannati persone diverse dall'atleta. Sarebbe una cosa senza precedenti se ora la Iaaf (federazione mondiale di atletica, ndr) ignorasse questa sentenza. Adesso come si comporterà la Iaaf nei confronti di Fischetto che è un medico del loro settore sanitario e che è stato interdetto da ambienti sportivi?". Così il paladino della lotta al doping in Italia e allenatore di Alex Schwazer, Sandro Donati, poco dopo aver appreso della condanna emessa dal Tribunale di Bolzano nei confronti dei medici della Fidal. Giuseppe Teodoro Fischetto, primario in pensione dal 2012 e già responsabile del settore medico della Fidal, nonchè membro del settore sanitario, e Pierluigi Fiorella, ex medico federale che in particolare seguiva marciatori e maratoneti, sono stato condannati a due anni di reclusione, interdetti dalla professione di medico e inibiti a vita da incarichi federali e sportivi e al versamento di 10.000 euro ciascuno.

Legale Schwazer: “Alex ha detto la verità”

"La sentenza del tribunale di Bolzano contro i medici Fidal conferma che Schwazer davanti ai giudici ha detto la verità. Questo per noi è una importante conferma". Sono le parole del legale dell'ex marciatore, l'avvocato Gerhard Brandstaetter. "Prima di commentare una sentenza, alla quale non ho direttamente assistito, voglio comunque vedere e leggere le motivazioni". Brandstaetter si è detto fiducioso anche per quanto riguarda il braccio di ferro, che ormai va avanti da mesi, tra Bolzano e Colonia per la consegna delle provette d'urina e l'atteso controesame in Italia. "Una disposizione di un tribunale non può semplicemente essere ignorata. Attendiamo con fiducia la prossima settimana altrimenti intraprenderemo provvedimenti giuridici", ha concluso.