Daisy Osakue, atleta della Nazionale italiana aggredita a Moncalieri: "Cercavano una ragazza di colore"

Atletica

La primatista italiana under 23 di lancio del disco, Daisy Osakue, è stata aggredita nella notte a Moncalieri: ha ricevuto un uovo in pieno volto da un auto in corsa. Sull'episodio spiega: "È una zona frequentata da prostitute, credo cercassero una ragazza di colore"

È stata aggredita, ricevendo in pieno volto un uovo, lanciato da un’auto in corsa a Moncalieri. Daisy Osakue, primatista italiana under 23 di lancio del disco, nata a Torino da genitori nigeriani rischia ora di non partecipare agli Europei di atletica. Trasportata all'ospedale Oftalmico di Torino, gli è stata diagnosticata "un’abrasione alla cornea con versamento di liquido sulla retina che guarirà con un po’ di cortisone", ha spiegato davanti alle telecamere di SkyTg24. Gli aggressori sono ricercati dai carabinieri alla ricerca di testimoni o immagini registrate dalle videocamere a circuito chiudo della zona. Secondo gli inquirenti al momento, - riporta l’Ansa - l'azione non sarebbe riconducibile a motivi razziali. L'aggressione sarebbe avvenuta dopo l'una di notte a Moncalieri. Daisy Osakue, studentessa di colore che nel comune alle porte di Torino risiede con la famiglia, stava rientrando a casa con un gruppo di amiche. In corso Roma, angolo via Vico, l'atleta è stata colpita dalle uova lanciate da alcune persone a bordo di un Fiat Doblò, che si è poi dileguato. La giovane è stata soccorsa da personale del 118 e trasportata all'Ospedale Oftalmico di Torino.

"Credo sia un episodio di razzismo"

"Non dovrò operarmi all'occhio: ora sono molto più tranquilla". Un sospiro di sollievo sulle sue condizioni che sembravano molto più gravi nella notte. "Intorno a mezzanotte e un quarto stavo attraversando sulle strisce a Moncalieri dove vivo - racconta - quando ho visto un'auto puntare verso di me. Ho accelerato l'andatura e sono corsa sul marciapiedi quando ho sentito un forte dolore all'occhio e ho sentito del liquido. Ero terrorizzata e ho urlato - confessa - perché pensavo fosse acido. Poi sono stata soccorsa da alcuni passanti e mi sono tranquillizzata quando ho visto che sui trattava di un uovo". I carabinieri che indagano non si sono sbilanciati sulle motivazioni del gesto, ma Daisy ha pochi dubbi: "Credo che sia un episodio di razzismo – spiega - perché in quella zona ci sono prostitute di colore e mi hanno scambiata per una di loro. Quei vigliacchi pensavano che fosse una di quelle ragazze che non li avrebbe denunciati". Sabato l’atleta azzurra partirà per Berlino dove sono in programma dal 6 agosto gli europei di atletica leggera e promette: "Io gareggerò giovedì 9 agosto, non ci sono dubbi".

La Fidal: "Aggressione imbecille e vigliacca"

"Daisy è stata vittima di una aggressione che intendo definire nell’unico modo possibile, ovvero, imbecille e vigliacca. Non so - ha aggiunto il presidente della Federatletica Alfio Giomi - se si sia trattato di una aggressione razzista, saranno le autorità competenti a chiarire i contorni della vicenda, ma certamente si tratta di un fatto orribile, da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare. L’Atletica Italiana ha tra i suoi valori fondanti l’integrazione, e da sempre il nostro movimento opera affinché tutti coloro che la vivono si sentano sempre nel posto giusto. Daisy, a sua volta, è un punto fermo della nostra atletica, orgogliosamente azzurra fin dal suo debutto, e da sempre schierata a difesa dei diritti civili. Sono certo che tutta l’Atletica Italiana sia in questo momento idealmente al suo fianco, le esprima piena solidarietà e la sostenga nel suo sogno di atleta azzurra".