Oggi è il 40esimo anniversario del record mondiale di 2,01 nel salto in alto di Sara Simeoni. A Brescia, il 4 agosto 1978, la campionessa azzurra scrisse una pagina di storia dell'atletica leggera
Faceva molto caldo, proprio come in queste settimane infuocate. Era 40 anni fa. Il 4 agosto 1978, alle otto della sera, sulla pedana del campo di via Morosini, a Brescia, Sara Simeoni da Rivoli Veronese, un metro e settantotto di fisico di fil di ferro, aveva 25 anni e fece il record del mondo saltando 2,01 m. Lo fece in un asciutto e perfetto stile Fosbury che sorprese tutti. “Atterrata dopo l’1.98 ero ancora calma e concentrata. Mi dissi Sara vai avanti…” ricorda adesso, emozionata, in un’intervista al Giornale di Brescia.
Sara nel frattempo è stata eletta "atleta del centenario" dal Coni, ma quel 4 agosto ancora non poteva sapere d’essere una delle atlete azzurre più forti di sempre. L'occasione per il record fu una semplice riunione estiva di atletica fra le due Nazionali di Italia e Polonia. Non un’Olimpiade. L'evento non veniva nemmeno trasmesso dalla tv pubblica. Quindi si pensò per anni che non esistessero resoconti filmati, testimonianze registrate. Un video invece è stato trovato 30 anni dopo, negli archivi polverosi di una tv locale. Oggi la magia dei social network lo fa rimbalzare nella comodità dei nostri telefonini e diventa semplice, magnifico riammirarlo. La Simeoni, forse per convincere gli scettici, replicò comunque quel salto da 2,01 agli Europei di Praga del 1978, vincendo naturalmente l'oro.
Un record mondiale rimasto imbattuto per 24 anni, fino agli Europei di Atene 2002, quando la tedesca Ulrike Meyfarth saltò 2,02. In Italia il balzo di Sara resistette addirittura per l’eternità di 29 anni, quando nel 2007 fu superato da Antonietta Di Martino ai Mondiali di Osaka con il nuovo primato italiano di 2,03 m.
“Ero davvero contenta di gareggiare a Brescia, perché essendo vicino a casa erano venuti a vedermi anche i miei familiari. Non mi resi immediatamente conto della portata del mio salto. Solo a distanza di anni ho davvero realizzato di aver fatto una grande cosa” ricorda ancora la Simeoni nella sua commossa intervista.
Una ripassata al curriculum di sara non guasta. Una medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Mosca 1980 e due d'argentoi (Montreal 1976 e Los Angeles 1984); un oro e due bronzi agli Europei, quattro ori agli Europei al coperto, due vittorie alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo, 24 titoli italiani. Ha indossato la maglia azzurra per 72 volte. Ma è quella volta là che non si scorda, quel 4 agosto di quarant’anni fa.