Fiona May: "Doppio ruolo stancante, ma sono davvero felice per Larissa"

Atletica
Foto FIDAL COLOMBO

Larissa è campionessa europea Under 20 di salto in lungo a 17 anni appena compiuti. E mamma Fiona non può che gioirne anche se "fin dall’inizio ho cercato di dirle di non seguire le mie orme...". Ora per la "predestinata" ci sono anche i 100 e 400 ostacoli

LARISSA IAPICHINO E' ORO NEL LUNGO AGLI EUROPEI U20

"A prescindere dalla medaglia è una bellissima immagine per l’atletica e per le nuove generazioni. Una gran bella pubblicità per l’atletica". A parlare è mamma Fiona May, ospite di Sky Sport24, a poche ore dall'impresa della figlia Larissa agli Europei Under 20 di Boras, in Svezia, dove la giovanissima ha conquistato l'oro nel salto in lungo con un grande 6.58. La stessa impresa compiuta dalla mamma che andò sul gradino più alto del podio a Birmingham nel 1987.

"Io fin dall’inizio ho cercato di dire a Larissa di non cimentarsi nel salto in lungo, le ho detto di fare qualsiasi altra cosa, ma non proprio quello", ammette Fiona May. "Avrebbe pagato il fatto di essere la figlia di Fiona May, avrebbe dovuto reggere sempre il confronto con me. Invece lei è andata oltre, è una ragazza con la testa e sa saltare. E’ difficile, lei ne è consapevole, ma noi le siamo tutti vicini. Per me, qualsiasi risultato lei faccia, io sarò contenta. Quando ha saltato io non c’ero: quando ho visto il risultato ho iniziato ad urlare, è stato fantastico, mi sono anche messa a piangere. Vorrei solo che adesso non lasciasse da parte lo studio, perché per me è importantissimo. Capisco che allenarsi e studiare-frequenta il liceo scientifico- sia pesante. Ma è determinata e quindi ho grandi aspettative".

Ma non c’è solo salto in lungo per la figlia dell’ex atleta azzurra. “Questo weekend farà i 100 ostacoli – annuncia mamma Fiona- e i 400 ostacoli, perché prima di fare il salto in lungo ha vinto, anzi stravinto, i 300 ostacoli con i cadetti”. Una predestinata. E’ difficile come mamma e come ex atleta perché so cosa significhi fare le gare, affrontare i bei momenti quando vinci, ma soprattutto quelli brutti quando le cose non vanno come dovrebbero. Questo doppio lavoro per me è davvero stancante, ma tanto, tanto, bello”.