Favolosa impresa di Larissa Iapichino agli Europei Under 20 di Boras, in Svezia: la figlia di Fiona May conquista l'oro nel salto in lungo con un grande 6.58. La stessa impresa compiuta dalla mamma che andò sul gradino più alto del podio a Birmingham nel 1987
Ha solo 17 anni Larissa Iapichino, ma ha già una carriera ricca di promesse straordinarie e di conferme che cominciano ad arrivare. La più prestigiosa è arrivata agli Europei Under 20 di Boras (Svezia), con una splendida vittoria. Larissa trionfa con 6,58 davanti alla svedese Tlide Jojansson (6,52) e alla britannica Holly Mills (6,50), in una gara molto tirata dove anche la personalità e la carica agonistica sono state determinanti. Tutte caratteristiche che la figlia di Fiona May possiede e che sono la sua forza, oltre alla tecnica e all’esplosività delle gambe. Una gara in crescendo, iniziata sotto la pioggia, con misure regolari e con tre salti oltre i 6,50. Non c’è il suo record personale, che rimane a 6,64 ma sulla pedana di Boras non c’erano le condizioni ideali per fare meglio. Larissa Iapichino è in vantaggio su mamma Fiona per quanto riguarda le misure realizzate a pari età ed ora comincia a raggiungere anche le medaglie: Fiona May vinse l’Europeo U20 nel 1987 a Birmingham quando vestiva ancora ma maglia della Gran Bretagna. Con questo successo l’Italia sale a quattro ori conquistati in questa edizione degli Europei U20.
Larissa al settimo cielo "E' stato un shock"
"Non ci credo, e' stato pazzesco". Così, emozionatissima, ha commentato l'oro appena conquistato sul sito della Fidal: "E stata una gara bellissima perché ad un certo punto eravamo in tre in due centimetri. Fino all'ultimo salto è stata una gara con i brividi. Al primo salto con la pioggia ero 'impanicata', pensavo non sarei riuscita a saltare. Poi però mi son detta che dovevo soltanto fare del mio meglio e ci ho
provato. Vincere a 17 anni significa tantissimo, le mie avversarie erano quotatissime, la svedese Johansson e l'inglese Mills soprattutto. E' come uno shock, sono riuscita a fare 6,58 e a vincere il titolo. In tribuna c'erano tutti i miei compagni, mia mamma Fiona, mio papà Gianni e mia sorella Anastasia, ed è stato bellissimo - conclude - Una gara non facile, vento spesso contrario, siamo riuscite tutte a fare ottimi salti nonostante condizioni pessime. La settimana prossima forse andrò agli Assoluti di Bressanone e il prossimo anno vedremo. Intanto ci godiamo la festa, abbiamo fatto un Europeo pazzesco, che Italia".
Non solo Larissa
In una edizione dell’Europeo U20 da ricordare, arrivano altre medaglie nella giornata conclusiva.
Dopo il trionfo in Coppa Europa ad Alytus, Riccardo Orsoni conquista l’argento nei 10.000 di marcia. Una gara difficile, sotto la pioggia, con un avversario imbattibile come il bielorusso Mikita Kaliada. Ma Orsoni con 41:51.71 stabilisce il primato personale, migliorato di oltre trenta secondi. Nei 3000 femminili arriva anche il bronzo di Elisa Ducoli conquistato con un gran finale di fara.
Argenti che brillano
Argento per la staffetta 4x100 maschile di Donola. Paissan, Ianes e Patta. Gli azzurri (39.89) se la giocano fino all’ultimo centimetro con Gran Bretagna e Germania, poi i britannici sono squalificati e l’Italia guadagna il secondo posto finale, a dieci centesimi dall’oro della Germania (39.79). Quarte e vicine al primato italiano invece le ragazze: 44.42 per Ricci, Fontana, Gherardi e Gala, dietro Gran Bretagna, Olanda e Germania. L’altro argento è conquistato da Nadia Battocletti sui 5000 con il crono di 16:09.39, record personale. Oro per la slovena Klara Lukan con tanto di record europeo, bronzo per la danese Petersen, Angela Mattevi chiude settima. La mezzofondista trentina, allenata da papà Giuliano, migliora così il terzo posto conquistato due anni fa nei 3000 agli Europei U20 e si conferma uno dei talenti più interessanti dell’atletica azzurra.