Mondiali Doha 2019, Crippa record italiano nei 10mila metri

Atletica

Lia Capizzi

Record italiano nei 10 mila metri di Yeman Crippa nell’ultima giornata di gare dei mondiali di Doha. Il 22enne nato in Etiopia, arrivato in Italia a sette anni, chiude ottavo con il nuovo record italiano (27’10”76) migliorando di circa sei secondi il record che apparteneva a Salvatore Antibo (27'16"50) ottenuto nel 1989. E’ il terzo tempo europeo di sempre dietro a Mo Farah e Mourhit

LA SCHEDA DI YEMAN CRIPPA

Yeman meglio di Totò. Crippa entra nella storia dello sport italiano frantumando un record che durava da trent’anni. Era il 21 giugno 1989, meeting di Helsinki, quando Salvatore Antibo, per tutti Totò, uno dei più grandi campioni della nostra atletica, vinceva i 10.000 con un tempo incredibile (27’16’50) che valeva il secondo crono di sempre, a quasi 2 secondi dall’allora record del Mondo del portoghese Fernando Mamede. Yeman non ha memoria delle imprese di Antibo, quando è arrivato in Italia a sette anni non sapeva nemmeno che sarebbe diventato un atleta. Nato in un villaggio nella parte Nord-Ovest dell’Etiopia Yeman è molto piccolo quando si ritrova senza genitori, vittime della guerra tra l’Eritrea e l’Etiopia. Nell’orfanotrofio di Addis Adeba dove si trovava, nel 2003 arriva una coppia italiana, i Crippa. I coniugi milanesi decidono di adottare Yeman e due fratelli, per salvarli dalla guerra, salvo poi tornare nuovamente in Etiopia per adottare gli altri cinque fratellini che erano affidati a cugini e zii, il sogno di riunire tutta la famiglia si era avverato. Mamma Luisa e papà Roberto, con 8 bambini adottati, lasciano Milano e si trasferiscono a Trento per dedicarsi, con più tranquillità e qualità, al nuovo nucleo familiare tanto numeroso quanto speciale. Il talento di Yeman nella corsa sboccia presto, dalle prime vittorie nelle categorie giovanili, tra campestri e pista, al bronzo dei 10000 agli Europei 2018 alla vittoria della Coppa Europa 2019, alla continua voglia di misurarsi con in grandi della specialità. Il record di Antibo era nel suo mirino, “ce l’ho nelle gambe e nella testa”, aveva più volte confessato negli ultimi mesi. Il riferimento era però al record di Antibo dei 5000 metri , e non dei 10000, dopo aver corso in 13’07”84 a metà luglio allo stadio Olimpico di Londra (decima tappa di Diamond League.), a 2’25” dal primato italiano di Totò. A Doha però Crippa è incappato nella gara più brutta della stagione nei 5000, 21esimo dopo le batterie (13’29”08) e fuori da una finale che sembrava invece scontata. Una batosta che gridava vendetta. Il 22enne tesserato per le Fiamme Oro ha carattere, competitivo e ipercritico con sé stesso, non si è demoralizzato nemmeno leggendo le critiche sui social di qualche tuttologo della domenica, in silenzio nell’albergo sede del ritiro azzurro si è caricato, ripensando all’ultimo anno di allenamenti matti e disperatissimi con il suo coach Massimo Pegoretti, i fisioterapisti Lorenzo Pilati e Alessandro Iacobucci, e sempre con il sostegno e la fiducia del DT dell’Italia Antonio La Torre. 

L’oro dei 10000 se lo mette al collo l’ugandese Joshua Cheptegei (26’48”36) mentre si deve accontentare dell'argento il favorito, l'etiope Yomif Kejelcha (26’49”34), con il bronzo al keniano Rhonex Kipruto (26’50”32) al termine di una cosa sviluppatasi sin da subito a ritmi veloci. Crippa tiene il suo passo, anche quando il gruppo di testa lo lascia indietro, sa di essere veloce, nei suoi standard, alla campanella dell’ultimo giro scorge il crono di 26’10” e capisce che il record di Antibo è davvero alla sua portata, gli basta un ultimo 400 sotto i 60” ed è fatta. Arriva all’ottavo posto, è il primo degli europei, è il nuovo record italiano (27’10”76) , è il terzo tempo europeo di sempre dietro al britannico Mo Farah (26’46”57) - che da piccolo era stato l’idolo di Yeman - e al belga Mohammed Mourhit (26’52”30). Il pensiero va Totò Antibo che dopo 30 anni si vede togliere il primato nazionale da Crippa, e sarà il primo a congratularsi con il suo successore. L’ultima volta che i due si sono visti, lo scorso marzo a Palermo, il fuoriclasse siciliano ha sfottuto con grande affetto Crippa: “Ma come fai a battere i miei record se corri così male?” . La prossima volta che si incontreranno ci scapperà sicuramente una birra. Un brindisi al nuovo status da 'recordman' di Yeman.