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Fabbri, storico record italiano nel lancio del peso indoor 33 anni dopo Andrei

Atletica
©Getty

A Stoccolma Leonardo Fabbri migliora dopo 33 anni il primato al coperto di Alessandro Andrei con la misura di 21,59 metri

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Straordinaria impresa di Leonardo Fabbri. A Stoccolma l'azzurro migliora il record italiano indoor nel getto del peso con 21,59 togliendo il primato dopo quasi 33 anni ad Alessandro Andrei, che aveva lanciato 21,54 a Torino (era il 28 febbraio 1987). Entra nella storia il 22enne fiorentino dell'Aeronautica, protagonista di un nuovo progresso in questa stagione che era iniziata con 21,32 all'aperto il 24 gennaio a Parow, in Sudafrica, diventando il secondo italiano di sempre outdoor, e proseguita con il personale in sala di 21,11 nel debutto al coperto del 5 febbraio a Ostrava, in Repubblica Ceca.

 

Il grande risultato per il colosso toscano, due metri di statura per 136 kg, arriva al secondo ingresso in pedana dopo aver aperto con 20,48. Poi va ancora oltre i 21 metri al terzo tentativo con 21,09, quindi 20,57 e 20,60 per chiudere con 20,46 vincendo nettamente la gara davanti al norvegese Marcus Thomsen (20,55). Nella scorsa stagione l'atleta allenato da Paolo Dal Soglio ha sfiorato la finale ai Mondiali di Doha, primo degli esclusi, e ha conquistato la medaglia d'argento agli Europei under 23 di Gavle, in Svezia. Con la gara di esordio aveva già realizzato lo standard di iscrizione per le Olimpiadi di Tokyo, fissato a 21,10. Adesso sale al quarto posto nelle liste mondiali indoor dell'anno, guidate con 22,19 dallo statunitense Ryan Crouser.

Fabbri: "Ho superato il mio mito Andrei, ora so quanto valgo"

Il pensiero di Leonardo Fabbri va subito ad Alessandro Andrei, che negli anni 80 contribuì a portare in alto nel mondo il tricolore nel lancio del peso con la leggendaria medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Los Angeles 1984. "Questo record - commenta il 22 enne toscano direttamente da Stoccolma - lo volevo e ce l'ho fatta. Dopo il lancio a 21,59 ho subito pensato ad Andrei, è il mio mito. Essendo io di Firenze ho sempre avuto una venerazione nei suoi confronti, sono cresciuto guardando i video dei suoi lanci. Poi ho anche pensato che a questo punto un po' mi dispiace siano stati cancellati i Mondiali indoor a Nanchino, a causa del coronavirus. Ma questa misura mi dà una nuova consapevolezza, ora so di poter andare in finale ai Giochi di Tokyo e di potermela giocare agli Europei di Parigi. Devo tutto al mio allenatore Paolo Dal Soglio: è merito suo, ha tracciato la linea per arrivare in alto. A tutti voglio dare l'appuntamento ai Campionati Italiani Assoluti Indoor di Ancona domenica 23 febbraio, vorrei vedere tanto pubblico in tribuna per sostenere me e gli altri fortissimi atleti che gareggeranno, da Tortu a Tamberi".