Tuscany Camp Marathon, la maratona donne più veloce mai corsa in Italia. I risultati

Atletica
Foto Grana/Fidal
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All’aeroporto di Siena Ampugnano 2h20:08 per la keniana Tanui, miglior tempo di sempre in una 42,195 km sul suolo italiano. Manca il pass olimpico per 12 secondi Stefano La Rosa. Niente pass neppure per la 45enne Valeria Straneo, il sogno della sua terza Olimpiade rimane a circa un minuto di distanza

Gara da record nella maratona all’aeroporto di Siena Ampugnano, nella prima edizione della Tuscany Camp Marathon - “European Olympic Marathon Qualification Race - Xiamen Marathon & Tuscany Camp Global Elite Race”, disputata su un circuito di circa cinque chilometri nello scalo del comune di Sovicille (Siena).

Tra le donne arriva il miglior risultato di sempre sulle strade italiane con il successo della keniana Angela Tanui, che in 2h20:08 demolisce di oltre due minuti il crono di 2h22:25 ottenuto dalla connazionale Vivian Kiplagat nel 2019 a Milano. Per più di metà gara l’andatura del gruppo di testa è da 2h22 come proiezione finale. Poi la 28enne keniana, già nota per aver vinto a Venezia nell’edizione 2018 segnata dall’acqua alta, si invola poco oltre il trentesimo chilometro. E accelera ulteriormente, protagonista di una cavalcata solitaria che la porta con 2h20:08 a togliere cinque minuti abbondanti al proprio personale di 2h25:18 siglato a Istanbul nel 2019. Trionfa il Kenya anche al maschile nella sfida vinta da Erick Kiptanui con 2h05:47 per realizzare il secondo tempo della storia sul suolo nazionale, in una prova molto veloce che vede tredici atleti sotto le 2h08.

In chiave azzurra c’è il grande dispiacere per i due portacolori italiani che non riescono a correre entro il tempo limite olimpico, complice la temperatura bassa (9 gradi), con leggera pioggia ma soprattutto con il vento fastidioso lungo i rettilinei del circuito. Stefano La Rosa (Carabinieri) è trentesimo in 2h11:42. Il 35enne maratoneta di Grosseto manca per soli 12 secondi il tempo limite che gli sarebbe valso la qualificazione ai Giochi di Tokyo (standard olimpico fissato a 2h11:30,). Nella prova femminile Valeria Straneo (Laguna Running) riesce ancora a correre in 2h30:33, senza però raggiungere il crono richiesto per i Giochi (2h29:30).

La piemontese di Alessandria, allenata da Stefano Baldini, non riesce a mettere la ciliegina sulla torta dei suoI 45 anni compiuti sei giorni fa.  “Ho dato veramente tutto - commenta la Straneo - e non ho rimpianti, più di così non potevo fare anche se ovviamente c’è un po’ di dispiacere. Ci ho sperato fino al 37esimo chilometro, poi è mancato qualcosa nel finale senza però mollare. Percorso filante, peccato per il meteo non ideale tra pioggia e umidità, ma ho cercato di rimanere coperta nei tratti più esposti al vento. La preparazione è stata difficile, in questo periodo particolare, e devo fare i conti con l’età. Ho lavorato al massimo con il mio coach Stefano Baldini e per questo sono comunque contenta. Mi diverto ancora a correre e dopo un po’ di riposo penserò a qualche gara su distanza più breve”.

La Straneo, medaglia d’argento ai Mondiali 2013 e primatista italiana della maratona, chiude al ventesimo posto. Gli altri azzurri. Al debutto sulla distanza dei 42,195 chilometri Said El Otmani (Esercito) chiude in 2h13:23 dopo un calo di ritmo nel finale, mentre si migliorano il campione tricolore Giovanni Grano (Nuova Atl. Isernia, 2h13:40) e Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro, 2h14:07). Sara Brogiato (Aeronautica) firma il record personale con 2h34:24.