Caso Schwazer, ricorso al tribunale svizzero per sospendere squalifica

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I legali dell'atleta azzurro hanno chiesto al Tribunale Federale Svizzero la riapertura del processo sportivo e una sospensiva della squalifica di 8 anni. L'obiettivo è il ritorno alle gare per guadagnare la partecipazione all'Olimpiade di Tokyo

I legali di Alex Schwazer hanno presentato ricorso al Tribunale Federale Svizzero, unico tribunale della giustizia ordinaria davanti al quale è appellabile una sentenza (giustizia sportiva) del TAS di Losanna. Nel suo appello Schwazer chiede la riapertura del processo sportivo e, nel frattempo, chiede una sospensiva della squalifica di 8 anni comminata dal TAS nell’agosto 2016 durante le Olimpiadi di Rio. Vale la similitudine, per intenderci, con il caso del cinese Sun Yang la cui squalifica per doping di 8 anni è stata annullata dall’Alta Corte Federale Svizzera che ha predisposto il ritorno all’attività agonistica del nuotatore nell’attesa che il TAS istituisca un nuovo processo sportivo.

 

Con la richiesta della sospensiva Alex Schwazer spera di poter tornare a gareggiare in tempo utile per potersi qualificare alle Olimpiadi. Il 36enne altoatesino continua a sostenere il sogno di disputare i Giochi di Tokyo ma ha la necessità di disputare entro giugno una gara ufficiale di marcia proprio per ottenere il tempo limite olimpico di qualificazione.

 

In risposta al ricorso di Schwazer, il Tribunale Federale Svizzero chiama in causa  WADA, World Athletics (Federazione Internazionale di Atletica), NADO Italia, Fidal (Federazione Italiana Atletica) e al TAS di Losanna. L’agenzia di stampa AGI rivela il contenuto della raccomandata inviata alle cinque parti interessate alle quali la Corte chiede di presentare una memoria entro il giorno 27 aprile, con limite massimo fissato al 7 maggio, richiede cioè a tutte loro un pronunciamento sul ricorso presentato da Schwazer.