Atletica, Larissa Iapichino torna a sette mesi dall’infortunio e fa 6,59

Atletica

Federica Frola

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A quasi sette mesi dall’ultima gara dopo l'infortunio alla caviglia destra dello scorso giugno a Rovereto, l’atleta delle Fiamme Gialle fa registrare un buon 6.59. Un buon test per riprendere confidenza

È ripartita la stagione di Larissa Iapichino. Con un 6,59 nel lungo ad Ancona l’azzurra inaugura il rientro a quasi sette mesi dall’ultima gara. Il miglior risultato della giornata arriva al secondo tentativo per l’atleta delle Fiamme Gialle, vent’anni ancora da compiere. In apertura un nullo, quindi due volte 6,36 al terzo e al quarto turno, per chiudere con 6,21. Si tratta di un primo test per riprendere confidenza dopo lo stop per l’infortuno alla caviglia destra dello scorso 26 giugno agli Assoluti di Rovereto, che le ha impedito di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo.

Nell'inverno scorso aveva fatto registrare 6,91

È tornata sulla stessa pedana dove nello scorso inverno aveva raggiunto il formidabile 6,91, record mondiale under 20, pareggiando il primato italiano assoluto di mamma Fiona May. Si inserisce così nelle fresche liste mondiali al quarto posto in attesa dei prossimi impegni: di nuovo ad Ancona per la rassegna tricolore promesse (5-6 febbraio), gli Assoluti (26-27 febbraio), e i Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo).

"Tornare in pedana una gioia immensa"

"Tutto sommato è andata bene con una buona misura - commenta Larissa Iapichino - in una gara che serviva soprattutto per rompere il ghiaccio. Tornare in pedana è stata una gioia immensa, che mi ero quasi dimenticata. La maggiore novità è nel preavvio, senza partire più da ferma, ho anche dimostrato di essere abbastanza solida nella rincorsa, sulla quale comunque dovrò continuare a lavorare”, insieme al papà-coach Gianni Iapichino. Anche dalle parole di Larissa emerge l’importanza di una nuova prima volta, di quella gioia che le dà atterrare sulla sabbia, una sorta di normalità per lei che come gli altri giovani si è vista sparire davanti i momenti più belli degli anni più preziosi per via della pandemia.