Atletica, escluse le donne transgender dalle gare femminili

la decisione

La World Athletics ha deciso di escludere dalle gare femminili le donne transgender che hanno attraversato la pubertà maschile. Cambiano le condizioni, invece, per le atlete "DSD" (acronimo di "disorders of sex development") che dovranno tenere al minimo i livelli di testosterone. Restano fuori atleti russi e bielorussi, ma la Federazione di Mosca è stata ripristinata dopo il caso "doping di Stato"

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Le donne transgender non potranno partecipare alle gare internazionali di atletica nella categoria femminile. È questa la decisione della World Athletics al termine del consiglio mondiale svolto nella giornata di venerdì. La federazione internazionale dell'atletica leggera, sulla scia di quanto chiesto lo scorso novembre dal CIO che aveva invitato tutte le federazioni a definire delle linee guida sulle partecipazioni di transgender, ha deciso che le atlete transgender che hanno attraversato la pubertà maschile e hanno poi completato la transizione uomo-donna non potranno gareggiare tra le donne da partire dal 31 marzo. Le atlete DSD (dall'acronimo "disorders of sex development"), invece, potranno gareggiare qualora il loro livello di testosterone sia al di sotto di un limite di 2,5 nanomoli per litro per un minimo di 24 mesi. È il caso di Caster Semenya, due volte campionessa olimpica negli 800 piani. Il consiglio di World Athletics ha istituito un gruppo di lavoro che nei prossimi 12 mesi esaminerà ulteriormente la questione dell'inclusione dei transgender.

Coe: "L'integrità della categoria femminile è fondamentale"

Sulla vicenda, il presidente di World Athletics, Sebastian Coe, ha dichiarato: "Le decisioni sono sempre difficili quando implicano esigenze e diritti contrastanti tra gruppi diversi, ma continuiamo a ritenere che dobbiamo mantenere l'equità per le atlete al di sopra di ogni altra considerazione. Saremo guidati in questo dalla scienza intorno alle prestazioni fisiche e al vantaggio maschile che inevitabilmente si svilupperanno nei prossimi anni. Man mano che saranno disponibili ulteriori prove, rivedremo la nostra posizione, ma riteniamo che l'integrità della categoria femminile nell'atletica sia fondamentale".

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Il caso Russia

Il consiglio di World Athletics, inoltre, ha approvato il ripristino della Federazione Russa, sette anni dopo la sospensione per il caso di "doping di Stato" del 2015. La task force creata ad hoc per la questione e guidata dal norvegese Rune Andersen, tuttavia, ha posto 35 criteri di valutazione che dovranno essere rispettati nei prossimi 3 anni affinché il reintegro sia definitivo. In ogni caso gli atleti russi e bielorussi restano esclusi da qualsiasi competizione internazionale per effetto delle decisioni prese dopo l'invasione militare dell'Ucraina nel febbraio 2022.