Marcell Jacobs, esordio deludente a Turku: è ultimo nei 100. Furlani vince nel lungo

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Foto: IPA/Ansa

Ai Paavo Nurmi Games di Turku, in Finlandia, dopo aver chiuso la propria batteria al quarto posto in 10"30, in finale Marcell Jacobs ha chiuso soltanto all'ottavo e ultimo posto in 10"44. Vince l'inglese Glave in 10"08, poi il canadese Blake in 10"09. Terzo è il ghanese zamati-Kwaku in 10"10. Positiva è invece la giornata di Mattia Furlani, che vince nel salto in lungo con la misura di 8.11

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Un debutto negativo, di sicuro non quello che Marcell Jacobs sperava. L'italiano, oro olimpico a Tokyo, ha corso i suoi primi 100m della stagione a Turku, in Finlandia, non andando oltre un 10''30 ottenuto in batteria e poi peggiorato in finale, dove il 10''44 lo ha relegato in ultima posizione. Non la migliore giornata per il velocista delle Fiamme Oro che non riesce a trovare le sensazioni giuste oltre che ancora alla ricerca della condizione migliore. Nel primo round (vento +0.7) è discretamente efficace nei primi venti-trenta metri ma presto gli avversari scappano via e nella fase lanciata non è competitivo come vorrebbe. Il crono gli basta comunque per superare il primo turno, comandato dal britannico Romell Glave in 10"12 (+1.7). In finale scatta dai blocchi con un tempo di reazione esemplare (0.100), ma l'azione si esaurisce presto e l'azzurro non è mai realmente dentro la gara. Vince Glave in 10"08 davanti al canadese Jerome Blake (10"09) e al ghanese Benjamin Azamati (10"10). Fra tre giorni c'è subito la possibilità di riscattarsi, venerdì allo stadio dei Marmi di Roma in occasione dello Sprint Festival: Jacobs è nuovamente atteso a un doppio appuntamento, alle 19.25 e alle 20.35.

Il video della batteria chiusa in 10"30

Mattia Furlani vince nel salto in lungo con 8.11

Sempre a Turku, serata positiva invece per Mattia Furlani, che si impone nella gara del salto in lungo con 8.11. Il campione del mondo indoor vince nella tappa Gold del Continental Tour con la misura di 8,11 (+0.9) in una gara guidata sin dal primo turno, misurato in 8,02, per poi allungare al quinto ingresso in pedana. Sul finale, anche un salto giudicato nullo per pochi millimetri. Alle spalle dell'azzurro c'è l'australiano Liam Adcock (8,05/+1.6) mentre terzo è il giamaicano Tajay Gayle (7,97/+1.6), dolorante nell'ultimo salto.

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