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Woods assente in Florida, il rientro slitta ancora

Golf

Stefano Olivari

Tiger Woods fuori dai giochi: niente Valspar Championship, l'obiettivo è di rivederlo nell'Arnold Palmer Invitational (Foto Getty)

Il fuoriclasse americano non sarà al via del Valspar Championship, per i soliti problemi alla schiena. Il 2017 sarebbe dovuto essere l'anno del suo grande rientro ad alto livello, ma nessuno sa in quali condizioni fisiche e psicologiche potrà partecipare al Masters di Augusta

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Il golf ha un disperato bisogno del personaggio Tiger Woods, prima ancora che del fuoriclasse, per questo i suoi forfait continuano a fare notizia anche quando sono prevedibili. È il caso della rinuncia al Valspar Championship che giovedì inizierà a Palm Harbor, Florida. In realtà Tiger nelle settimane passate aveva considerato questo torneo soltanto come una possibilità di rientro, anche se dopo il pranzo con Rory McIlroy si era diffuso un certo ottimismo. Adesso la testa, ma forse non la sua, è sull'Arnold Palmer Invitational, la cui deadline per le iscrizioni è venerdì prossimo, ma il punto non è ovviamente questo.

Il ritiro dall'Omega Dubai Desert Classic per i lancinanti dolori alla schiena non è nemmeno l'aspetto peggiore della vicenda, visto che prima di tutto Tiger sembra avere perso quelle sicurezze tecniche che nel golf sono legate a quelle psicologiche. Significativo che dopo il 77 al primo giro in Dubai lui per primo fosse insoddisfatto del suo gioco e non avesse parlato di schiena o altri problemi fisici, mentre l'agente Mark Steinberg sta tentando appunto di ridurre tutto a una questione medica, come a dire "Vedrete che quando Tiger sarà sano tornerà anche il suo golf". Il rientro alle Bahamas, lo scorso dicembre dopo oltre un anno di assenza, e l'ambizioso programma 2017 hanno fatto sperare tanti, ma i due tornei finora giocati si sono tradotti in un taglio mancato (al Farmers Insurance Open) e in un ritiro.

McIlroy ha sostenuto che Tiger si sta allenando duramente, ma nessuno l'ha visto di recente sui campi anche se la Florida non è certamente una terra priva di giornalisti o appassionati di golf. Non stiamo parlando di un vecchio, visto che Woods ha da poco computo 41 anni, ma è anche vero che l'ultimo major vinto risale 2008 quando di anni ne aveva 32 e mezzo e che il declino dell'atleta più ricco della storia (il primo a superare il miliardo di dollari di guadagni lordi, ed era il 2009…) è iniziato ben prima dei problemi fisici. Temporalmente è coinciso con la fine del matrimonio con Elin Nordegren e il conseguente rovinoso divorzio. E quindi? Come avviene in questi casi, si sposta l'asticella più in alto e si pensa al primo major della stagione, il Masters di Augusta (dal 6 al 9 aprile) che è il torneo più amato da Tiger, che l'ha vinto quattro volte. Il rientro al Palmer o allo Shell Houston Open, la settimana prima del Masters, è ormai un atto di fede. Così come l'inseguimento del record di Jack Nicklaus (18 major vinti, Tiger è a quota 14), per un uomo che probabilmente ha perso non la classe ma la voglia.