Justin Thomas si impone in Florida, vincendo per la settima volta nelle ultime 31 partecipazioni un torneo PGA. L'americano ha battuto al playoff il connazionale List. 12° posto per un Woods regolare e affidabile: la Tigre è tornata a ruggire
Justin Thomas ha conquistato l'Honda Classic, torneo del PGA Tour che si è disputato a Palm Beach Gardens, in Florida. Lo statunitense, dopo aver chiuso a 272 (-8) grazie a un ultimo giro da 68, ha battuto al playoff il connazionale Luke List, che era arrivato alla giornata conclusiva in testa di una sola lunghezza. Sfuma così per List la possibilità di vincere il suo primo torneo del circuito. Thomas, al contrario, si dimostra un autentico cannibale: già vincitore della FedEx Cup 2017, ha già conquistato due tornei in questo 2018, in cui si è portato prontamente in testa alla classifica. Non solo, il trionfatore dell'ultimo PGA Championship ha portato a casa sette degli ultimi 31 tornei a cui ha partecipato, pari a un incredibile 23%. "Non c'è molto da dire, sono in grande fiducia - ha detto Thomas al termine del torneo -. Ho colpito bene, sono riuscito a salvarmi in un paio di buche davvero difficili e ne sono uscito alla grande. Sento di colpire bene la pallina e questo fa la differenza". Thomas conquista l'ottavo torneo PGA a soli 24 anni: i soli a riuscirci in precedenza furono Jordan Spieth, Tiger Woods e Jack Nicklaus. Terza piazza a 273 per lo svedese Alex Noren, quarta per l'inglese Tommy Fleetwood, vincitore della Race to Dubai nel 2017. Segnali di grande ripresa da Tiger Woods, che ha concluso il suo secondo torneo consecutivo dopo il Genesis Open (dove aveva subito il 25° taglio della carriera) al 12° posto. L'ex numero 1 del mondo ha chiuso l'ultimo giro a 70, chiudendo a par 280. 70-71-69-70 gli score di un weekend regolare e ad altissimo livello per la 'Tigre', al miglior piazzamento in un torneo PGA dal Wyndham Championship del 2015, ovvero 917 giorni fa. Woods era alla ricerca del primo successo dal Player of the Year del 2013 e ha confermato il suo feeling con il green di Palm Beach, dove nel 2012 chiuse secondo dietro a Rory McIlroy dopo un giro finale da 62. "Penso di aver giocato molto bene in questo fine settimana - ha spiegato Tiger -.Mi sentivo in pieno controllo, anche se le ultime buche avrei potuto gestirle meglio, come fatto negli ultimi giorni. Sono contento dei miei progressi e sono soddisfatto di essermi dato una chance per tornare a questi livelli". Con il Masters distante poco meno di due mesi, Woods torna prepotentemente tra i favoriti. Chi invece dovrà cercare la miglior forma è lo spagnolo Sergio Garcia, 33° a 285, che insieme al nordirlandese Rory McIlroy (59° a 289) non è mai stato in grado di lottare per la vittoria finale.
Qatar Masters, vince Pepper. Paratore 4°
Renato Paratore con un gran giro in 66 (-6) colpi, miglior score di giornata, e il totale di 273 (71 66 70 66, -15), ha ottenuto un brillante quarto posto, rimontando dal 23°, nel Commercial Bank Qatar Masters (European Tour) disputato sul percorso del Doha GC (par 72), nella capitale del Qatar, dove l’inglese Eddie Pepperell (270 – 65 69 66 70, -18) ha firmato il primo titolo nel circuito. Il 27enne di Oxford ha affrontato il giro conclusivo con molta accortezza e ha avuto ragione con tre birdie e un bogey per il 70 (-2). Ottima prova anche di Andrea Pavan, 13° con 276 (68 69 67 72, -12), mentre hanno perso terreno nel finale Lorenzo Gagli, 34° con 279 (67 70 67 75, -9), ed Edoardo Molinari, 72° con 286 (66 74 70 76, -2). Pepper nel finale ha contenuto il ritorno del connazionale Oliver Fisher, secondo con 271 (-17), con cui era in vetta dopo tre giri, e dello svedese Marcus Kinhult, terzo con 272 (-16). Hanno affiancato Paratore gli spagnoli Pablo Larrazabal e Gonzalo Fernandez Castaño, vincitore di due Open d’Italia, e il francese Gregory Havret. All’ottavo posto con 274 (-14) il tedesco Sebastian Heisele e il sudafricano George Coetzee, al 28° con 278 (-10) il cinese Ashun Wu e al 53° con 282 (-6) il thailandese Thongchai Jaidee. Eddie Pepperell, Renato Paratore ha segnato due birdie e un bogey in uscita, poi ha condotto nove buche spettacolari con cinque birdie senza bogey replicando il 66 del secondo turno. Andrea Pavan, quarto alla partenza insieme a Gagli, ha tenuto con tre birdie e altrettanti bogey per il 72 del par. Tre bogey sulle prime nove buche hanno condizionato Lorenzo Gagli che ha terminato in 75 (+3) complessivamente con due birdie e cinque bogey. Per Edoardo Molinari 76 (+4) colpi con un birdie e cinque bogey. Out al taglio Matteo Manassero, 99° con 143 (70 73, -1), e Nino Bertasio, 121° con 146 (73 73, +2).