La sfida che prende il via venerdì a Parigi vede sul green i migliori giocatori del mondo: Molinari contro Woods, ma non solo. Attenzione a Dustin Johnson e Justin Rose, numeri 1 e 2 del mondo o al veterano Mickelson, alla 12esima apparizione in Ryder
Impossibile ridurre una competizione come la Ryder Cup a una sfida con un solo giocatore, ma è ovvio che Europa-Stati Uniti è, mai come in in questo momento, una partita tra una squadra e Tiger Woods. La Tigre, 42 anni, è rinata pochi giorni fa al Tour Championship, imponendosi per l'80esima volta nel circuito e trovando un successo che mancava da oltre cinque anni. L'attenzione mediatica sul più forte golfista di tutti i tempi è eccezionale, così come il tifo da stadio che accompagna ogni suo putt da diversi mesi. Come i 12 giocatori europei guidati dal danese Thomas Bjorn e i 12 americani condotti da Jim Furyk, le famiglie, gli staff e qualche funzionario di federazione, Woods sarà in hotel al Trianon Palace di Versailles, che dista una decina di chilometri dal Golf National, sede delle gare. Si tratta di un hotel di lusso, con 200 stanze, già da oggi blindato da un'imponente presenza di polizia e gendarmi e circondato da un cordone di sicurezza impressionante. Ecco come sono composte le due squadre che da venerdì a domenica si giocheranno la 42esima edizione della Ryder Cup.
TEAM EUROPA
Il capitano dei Blu è il danese Thomas Bjorn, che sarà coadiuvato da cinque vice capitani: lo svedese Robert Karlsson, gli inglesi Luke Donald e Lee Westwood, l’irlandese Padraig Harrington e il nordirlandese Graeme McDowell. Dei magnifici 12 europei, otto hanno ottenuto il posto di diritto attraverso le due apposite classifiche: Francesco Molinari, leader con largo margine della “European Points” grazie alle tre splendide vittorie stagionali, major compreso (Open Championship), e gli inglesi Justin Rose (fresco vincitore della FedEx Cup e numero 2 del mondo), Tyrrell Hatton e Tommy Fleetwood, mentre dalla ‘World Points’, in cui il torinese sarebbe stato lo stesso al vertice, hanno avuto il pass lo spagnolo Jon Rahm, il nordirlandese Rory McIlroy, lo svedese Alex Noren e il danese Thorbjorn Olesen. Quattro le wild card assegnate dal capitano europei: gli inglesi Paul Casey e Ian Poulter, lo spagnolo Sergio Garcia e lo svedese Henrik Stenson. Bjorn, per le wild card, ha puntato su atleti di grande esperienza: Garcia, protagonista di una stagione negativa, ha alle spalle otto Ryder Cup, Poulter cinque, Stenson quattro e Casey tre.
Questi i 12 giocatori: Francesco Molinari, Justin Rose, Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Jon Rahm, Rory McIlroy, Alex Noren, Thorbjorn Olesen, Ian Poulter, Paul Casey, Sergio Garcia, Henrik Stenson.
TEAM USA
Il capitano dei Rossi è Jimy Furyk, coiadiuvato dai vice Davis Love III, Steve Stricker, Zach Johnson, David Duval e Matt Kuchar. Dei 12 statunitensi, otto hanno guadagnato il pass attraverso i risultati stagionali: Brooks Koepka, Dustin Johnson (numero 1 del ranking), Justin Thomas, Patrick Reed, Bubba Watson, Jordan Spieth, Rickie Fowler e Webb Simpson. Le quattro wild card sono invece state assegnate a Bryson DeChambeau, Tony Finau, Phil Mickelson e Tiger Woods. L’ex numero uno del mondo torna quindi a giocare la Ryder Cup per la prima volta dal 2012: una chiamata meritata sul campo dalla “Tigre” dopo gli ottimi risultati di questi ultimi mesi, con il secondo posto del PGA Championship e il trionfo di pochi giorni fa al Tour Championship. Furyk non ha rinunciato nemmeno all’infinita esperienza in Ryder Cup di Phil Mickelson: il mancino di San Diego aveva fallito per la prima volta dal 1993 a qualificarsi automaticamente nel team, ma è stato rispescato dal suo capitano. A 48 anni, Lefty continua a stupire sul green e a infrangere record: si prepara infatti a giocare la 12esima Ryder Cup in carriera, diventando così il recordman per presenze e superando anche il connazionale Nick Faldo, fermo ad 11 apparizioni.
Questi i 12 giocatori: Brooks Koepka, Dustin Johnson, Justin Thomas, Patrick Reed, Bubba Watson, Jordan Spieth, Rickie Fowler, Webb Simpson, Tiger Woods, Phil Mickelson, Bryson DeChambeau, Tony Finau