Lo Scandinavian Mixed segnerà una data storica per il golf. Nel 2020, in Svezia, per la prima volta i big internazionali e le regine del green si sfideranno in un torneo che metterà in palio punti fondamentali per la classifica mondiale per entrambi i circuiti. Sarà tutti contro tutti, senza distinzioni di sesso, con la parità di genere pronta ad andare in buca. In campo ci saranno 78 uomini e altrettante donne
Bella, alta, mora, fortissima. Dannica Patrick è la donna con il maggior numero di successi nella storia delle gare automobilistiche degli Stati Uniti. L’unica ad essere riuscita a conquistare una pole in una gara di Nascar. Caso in cui la distinzione di genere, quella tra uomini e donne, non esiste.
Come nella vela. Con la storia di Francesca Clapcich, olimpica triestina, finalmente skipper nell’ultima edizione della Barcolana, con un equipaggio ‘Golfo di Trieste’ esclusivamente femminile capace di conquistare l’ottavo posto.
Anche in uno sport come l’equitazione cavalieri ed amazzoni gareggiano alla pari. Finalmente anche nel golf qualcosa è cambiato. Un primo passo l’avevano già fatto. Quello di condividere tra uomini e donne lo stesso campo a distanza di una settimana dall’altra per giocare la stessa competizione come allo Us Open o in occasione del Isps Handa Vic Open in Australia.
Ma ora c’è di più. L’annuncio arriva da European e Ladies European tour che all’unisono pronunciano le stesse parole: “Scandinavian Mixed”. A metà giugno del 2020 pro e proette giocheranno lo stesso torneo. Settantotto uomini contro settantotto donne a caccia dello stesso titolo e dello stesso montepremi. Questioni logistiche come il format, gli accoppiamenti ed il set-up del percorso ancora da definire.
Di certo si presenta come un evento di grande impatto sul golf. Dove inclusione ed innovazione diventano le parole chiave di un progetto rivoluzionario per questa disciplina guidato da due grandi ambasciatori in Svezia. Trattasi di the ‘Ice man’, Henrik Stenson ed Annika Sorenstam, la golfista più vincente di sempre.