
Kabaddi, lo sport di contatto indiano: le regole e come si gioca
Un viaggio alla scoperta degli sport più strani e pazzi del mondo. Perché di vere e proprie "discipline" si tratta, con tanto di regolamento, campionati internazionali e seguito di tifosi e appassionati. Iil Kabaddi ha una tradizione millenaria e una superpotenza su tutti: l'India. Simile al 'Ce l'hai' a cui tutti abbiamo giocato da bambini, ma più vicino ai contatti tipici del rugby e del wrestling

LA STORIA - Il Kabaddi ha una tradizione millenaria (addirittura quattromila anni, stando al sito ufficiale delle Olimpiadi) ed è uno sport di contatto che combina forza fisica, strategia e agilità. Prima comparsa su palcoscenici internazionali? Come sport da esibizione alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Gode di grande popolarità in Asia, soprattutto in India.

Il Kabaddi fu introdotto come sport dimostrativo ai Giochi Asiatici nel 1951 e nel 1982, ed è incluso nel programma dei Giochi Asiatici dall'edizione del 1990 svoltasi a Pechino, in Cina. Da quel momento ogni quattro anni si riaccende la sfida per la medaglia d'oro. La disciplina, nata inizialmente per soli uomini, è diventata anche femminile dal 2010.

COME FUNZIONA - Non servono attrezzi, nemmeno un pallone. Come detto è uno sport di contatto che - banalizzando - potremmo accostare al 'Ce l'hai' a cui tutti abbiamo giocato da bambini. Ma più vicino ai contatti tipici del rugby o del wrestling.

Due squadre (il numero dei componenti può variare a seconda delle varie discipline) occupano due metà opposte: a turno "spediscono" un attaccante (il "predone") nella metà avversaria al fine di guadagnare punti.

Come si guadagnano? L'attaccante, presente nel campo nemico, deve cercare di toccare (con le mani o con i piedi) uno dei difensori e fuggire nel proprio campo prima di essere toccato a sua volta (non dovrà essere fermato da un avversario qualsiasi ma dal difensore appena colpito) e nell'arco di 30 secondi.

Qualora l'attaccante riesca a tornare nel proprio campo è punto attacco. Se invece venisse ripreso (o placcato) è punto alla difesa. Dunque il pallino del gioco passa all'altra squadra che ripartirà attaccando.

LA PARTICOLARITÀ DEL RESPIRO TRATTENUTO - Come detto, l'attacco deve sottostare a precise regole di tempo. Nel gioco moderno il countdown è di 30 secondi per completarlo, ma un tempo lo scandire del tempo offensivo era dato dal ripetere continuamente "kabaddi kabaddi kabaddi" trattenendo il fiato.

IL FORMATO - Dai Giochi asiatici del 2010 in poi, è stata organizzata una fase a gironi seguita da eliminazione diretta per le competizioni kabaddi maschili e femminili.

L'ALBO D'ORO - È l'India a dominare la storia dei Giochi Asiatici: sette ori dal 1990 al 2014. Tutti. Ma il dominio è stato spezzato dall'Iran nell'ultima edizione del 2018. Nel Kabaddi femminile, invece, due ori all'India (2010 e 2014) e l'ultimo (sempre nel 2018) proprio all'Iran che ha completato la doppietta.