In un’intervista al Secolo XIX Federica Pellegrini fa il bilancio sportivo e sentimentale del 2016. E denuncia: "Troppa morbosità sulla mia vita privata"
La storia con Magnini – "Avevo messo in conto la curiosità intorno alla mia vita privata, la mia storia con Magnini è sempre stata sotto i riflettori quindi era ovvio che anche in questa fase delicata avrei subito interferenze, però tanta morbosità mi lascia senza parole. Sono rimasta chiusa in casa quattro giorni. Con le tende tirate. Ora parto. Non mi aspettavo che il gossip in Italia avesse queste derive maniacali".
Il fotografo in bagno – "Mi sono trovata un fotografo nel bagno di un ristorante. L’ho guardato come fosse un extraterrestre e sono riuscita a dirgli solo: “Se ti sembra normale…”. Eppure pare che valga tutto. Spiarti, pedinarti, ho persino rinunciato ad alcune cene di auguri per paura che mi affibbiassero un nuovo fidanzato. Basta stare seduta vicino a un uomo per scatenare il finimondo"
Rottura o pausa? - "Nessuna etichetta è buona ora come ora. È una questione privata e io e Filippo la risolveremo tra noi. Allenarsi insieme da ex? Sarebbe davvero difficile, comunque è ancora presto per pensarci e preferirei non discuterne adesso"
La maternità – "E’ un desiderio che sta ancora lì, solo che credo si possa aspettare un altro po’. Avere una famiglia mia è sempre la priorità, in questo momento non è un’urgenza".
Il 2016 – "Sorprendente, nel bene e nel male. Poi, costante: per certi magari è una parola noiosa, per me, e per lo sport, è vitale. E per chiudere sereno. A parte quest’ultimo periodo. Un delirio".
La rinascita dopo Rio - "Io e quella ragazza malinconica siamo il giorno e la notte. Per diversi motivi, professionali e privati. Mi sento un’altra persona, con altri sentimenti, però sono la stessa nuotatrice. Quella che quest’anno ha vinto un altro titolo europeo e un oro mondiale in vasca corta che mancava. Ne vado fiera".
Un’altra Olimpiade? – "Affronto un anno alla volta e se arrivo così fino al 2020 vediamo, ma non sono tanto ingenua da pensare sia automatico. Vista da qui, in realtà, un’altra Olimpiade mi pare un miracolo... Chissà, a volte i miracoli succedono".