Doping, Magnini: Pedinato e intercettato. Gip conferma mia trasparenza
NuotoMagnini commenta le indagini su un medico di Pesaro, Guido Porcellini, accusato di commercio di sostanze dopanti e messo in relazione con il campione azzurro a causa di una precedente collaborazione
"Leggo le notizie che arrivano da Pesaro, e dico che sono sereno: anzi sono contento. Il gip conferma pienamente la mia trasparenza, come anche le analisi ematiche e antidoping alle quali mi sottopongo da quando avevo 18 anni, risultate tutte negative". Così Filippo Magnini, al telefono con l'Ansa, commenta le indagini su un medico nutrizionista di Pesaro, Guido Porcellini, accusato di commercio di sostanze dopanti, e mezzo in relazione al suo nome per una collaborazione.
In un passaggio dell'avviso di chiusura delle indagini si fa riferimento a Magnini: in uno studio medico in uso a Porcellini erano stati sequestrati dei flaconi di pralmorelina, inserita nella tabella delle sostanze proibite. I flaconi erano stati ritirati da "persona non identificata". Magnini, però, che è stato anche intercettato e pedinato, secondo quanto hanno potuto accertare i Nas non ha ricevuto né utilizzato la sostanza, e non è indagato.
"Leggo che sono stato pedinato e anche intercettato, e alla fine il gip ha confermato che sono totalmente estraneo alla vicenda - dice il nuotatore azzurro. Capisco anche che il mio nome dà risalto a una vicenda che altrimenti ne avrebbe avuta molto meno. Mi dispiace si cerchi questa risonanza. Ma al di là di parole, parole e parole, i fatti parlano chiaro: sono sereno al 100%, è la conferma della mia trasparenza, quella in base alle quale ho scelto di fare il testimonial della campagna "doping free". Centinaia di controlli, dai 18 ai 35 anni attuali, sono negativi. E oggi arriva un'altra conferma".