Mondiali nuoto, Paltrinieri oro nei 1500. Tuffi, De Rose di bronzo!

Nuoto
Gregorio Paltrinieri (getty)

Il nuotatore azzurro si conferma campione del mondo sulla distanza con il tempo di 14' 35'' e 85. Fuori dal podio, quarto, Gabriele Detti, oro negli 800. Storica medaglia di bronzo per Alessandro De Rose nei tuffi grandi altezze (27 metri). Settimo tempo invece per la 19enne Arianna Castiglioni nella finale dei 50 rana.

Gregorio Paltrinieri non ha tradito. Cercava una riscossa dopo il terzo posto negli 800 e la 'sconfitta' subita dal grande amico Gabriele Detti, salito sul gradino più alto del podio qualche giorno fa. La voleva fortemente, soprattutto in quella gara, i suoi 1500, che domina da oltre due anni e che gli aveva già regalato due medaglie d'oro ai Mondiali di Kazan del 2015 e ai giochi di Rio de Janeiro del 2016. E allora Greg, nonostante la stanchezza e magari qualche incertezza, ha percorso quelle 16 vasche come un forsennato, ha lottato testa a testa coll'ucraino Romanchuk fino ai 1100 metri, lo ha distanziato al momento decisivo e alla fine ha potuto alzare le braccia al cielo e urlare tutta la sua gioia. "Sono io il dominatore, sono io la medaglia d'oro". Ancora una volta, anche qui a Budapest.

La gioia di Greg

"Sono contento - sorride Paltrinieri, che un anno fa a Rio si laureava anche campione olimpico - E' stata una gara difficile, molto piu' del previsto, perche' sapevo che Misha (Romanchuk, ndr) mi sarebbe stato incollato. molto piu' del previsto. Ho vinto allo sprint e sembra una barzelletta. Dopo gli 800 stile non volevo fare un'altra gara negativa, mi bruciava ancora parecchio. Non ero contento di come avevo gestito quella prova, era una cosa che mi scocciava parecchio da quel giorno. Ho nuotato con intelligenza, le gare non sono mai sempre le stesse e io cerco di adattarmi in base alla situazione. Alla fine ha vinto l'intelligenza, con tanti strappi in mezzo, poi ai 1200 metri ho messo giu' la testa e ho tirato diritto". E con l'ovazione del pubblico della Duna Arena anche i complimenti dell'amico e compagno di allenamenti. "Sono arrivato alla frutta, non ce la faccio piu' - dice Detti, in acqua praticamente sempre - Adesso avrei bisogno di riposo, anche se dopodomani c'e' gia' la coppa del mondo. Gregorio e' stato bravo, mi e' piaciuta la mossa appena fuori dall'acqua a indicare che lui e' il numero uno. Ed e' vero"

L'omaggio di Detti

Una medaglia d'oro che mancava al collo di Gregorio in questi Mondiali e che consente ora all'Italia di chiudere con il miglior palmares azzurro di sempre nella storia della competizione. 16 in totale le medaglie: 4 ori (oltre a Greg, Detti negli 800, la splendida Pellegrini nei suoi 200 e Minisini-Cerruti nel sincronizzato), 3 argenti e 9 bronzi. E peccato per quel quarto tempo di Detti che ha provato negli ultimi 500 metri a ricucire lo strappo sull'australiano Horton ma alla fine ha dovuto accontentarsi e cedere per poco più di 5 secondi la medagli di bronzo all'avversario.

Arrianna chiude settima

Nella giornata della finale dei 1500 stile libero, c'era un'altra azzurra, Arianna Castiglioni, che andava a caccia di una storica medaglia nella finale dei 50 rana ai Mondiali di Budapest. La 19enne di Busto Arsizio, dopo l'exploit nelle batterie con il nuovo record italiano nella distanza, non è riuscita però a tenere il passo delle migliori in una finale che ha regalato il nuovo record del mondo alla statunitense Lilly King in 29.40. La nostra azzurra alla fine ha chiuso al settimo posto con un 30.74 sul quale ha pesato forse l'eccessivo sforzo dei giorni scorsi. Secondo posto per la russa Efimova, battuta dalla King di soli 17 centesimi. Bronzo per Katie Meili.

De Rose di bronzo

Una delle imprese più memorabili e meno attese di tutta la spedizione azzurra a questi Mondiali arriva dai tuffi grandi altezze (27 metri) e porta la firma di Alessandro De Rose, capace di conquistare la prima medaglia azzurra in assoluto in questa specialità. Il 25enne cosentino, tesserato per la Trieste Tuffi Edera 1904, ha centrato un fantastico terzo posto col punteggio di 379.65 punti, dietro allo statunitense Steve Lo Bue, oro con 397.15, e al ceco Michal Navratil, argento con 390.90. 

De Rose supera il taglio del terzo round con un triplo avanti con un avvitamento e mezzo e si affaccia all’ultimo tuffo al settimo posto. Esegue benissimo la verticale all’indietro con due salti mortali e mezzo e tre avvitamenti, senza pensare allo stomaco che gli ribolle e agli avversari che lo precedono. Vince anche l’ultima incertezza, “grazie alla psicologa Consuelo Manfredi che mi aiuta a credere di più in me stesso” e con il quarto salto risale fino al primo posto provvisorio ma deve aspettare gli ultimi quattro. Lo superano Lo Bue e Navratil. Resta solo l’ex campione del mondo Hunt – in testa sin dal primo round - che prova un tuffo rischiosissimo, “il più difficile di tutti”, e all’ingresso in acqua non convince la giuria. La conquista, invece, il nostro Alessandro, che ha già conquistato tutti noi con i suoi occhi verdi pieni di passione e amore per questo sport. Questa medaglia, la 15esima dell’Italia al mondiale ungherese, la dedica a suo padre che non c’è più: “Spero che sia contento. Gliela porterò a far vedere quando scenderò a Cosenza ad abbracciare la mamma”.

Staffetta mista 8^, Fede pensa ai 100

Nell'ultima finale del giorno nella quale era impegnata l'Italia ottavo posto per le ragazze della staffetta femminile mista nella quale Federica Pellegrini non è riuscita a trascinare le compagne Margherita Panziera, Arianna Castiglioni e Ilaria Bianchi a un tempo superiore a quel 3:59.98 che le ha relegate all'ultimo posto di una finale comunque da celebrare. Al termine della gara Federica Pellegrini è toranta sul suo futuro confermando che ora vuole concentrarsi solo sui 100 stile, abbandonando dunque i suoi amati 200: "Andrò avanti a nuotare con altri progetti su altre distanze e sarà anno più leggero. Mi fa effetto anche a me, ma questa occasione la rincorrevo da tanto tempo. Non sono più giovanissima e voglio tenermi stretto il ricordo di questi 200. Ringrazio tutti, sono stati anni faticosi, vorrei tornare alle origini e fare i 100".

Gli eliminati

Non sono riusciti invece a qualificarsi per la finale gli uomini della 4x100 mista: Matteo Milli, Nicolò Martinenghi, Piero Codia e Alessandro Miressi nuotano tutti un po' sottotono. Italia quarta in batteria in 3'34''11, 11° tempo complessivo, troppo distante per una finale mondiale. Finale mondiale che sarebbe stata ampiamente alla portata di Federico Turrini nei 400 misti. Il trentenne livornese nuota un crono molto distante dal proprio personale ed è eliminato in batteria (4'18''25, 14°)