Pallanuoto, quattro giocatori serbi aggrediti in Croazia: uno si tuffa in mare. VIDEO

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Aleksandro Kralj in acqua dopo l'aggressione (foto Twitter)

Aggressione in centro a Spalato ai danni di quattro pallanuotisti serbi prima di Stella Rossa-Mornar: il portiere serbo Aleksandro Kralj scappa e si tuffa in mare: "Mi avrebbero ucciso". La partita è stata annullata

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Nuovo episodio di violenza nell'eterna rivalità tra Croazia e Serbia, che spesso tocca anche il mondo dello sport e, in questo caso, della pallanuoto. Nel pomeriggio di sabato 9 febbraio (intorno alle 13.40) quattro giocatori della Stella Rossa sono stati aggrediti in pieno centro a Spalato, nei pressi di un bar sul lungomare della città croata. Gli atleti avrebbero dovuto affrontare di lì a poche ore la squadra locale del Mornar, in una gara valida per il campionato della Lega Adiatrica. I serbi potrebbero essere stati riconosciuti per via dei colori socialI del club. Secondo alcuni testimoni la collutazione sarebbe iniziata con un cameriere del locale e sarebbe poi proseguita all'esterno. Secondo alcune testimonianze raccolte dal giornale online croato Slobodna Dalmacija, gli aggressorri sarebbe stati in cinque o più e armati di spranghe e coltelli. Le condizioni degli atleti non destano preoccupazione, anche se uno di loro, il portiere Aleksandro Kralj, si è tuffato in acqua per sfuggire all'agguato. "Mi avrebbero ucciso", avrebbe detto alla polizia. La partita è stata rinviata e la Stella Rossa è già rientrata a Belgrado. La società serba ha condannato il gesto: "Siamo scioccati, quello che è successo è incomprensibile. Un disastro. Nel nostro Paese i giocatori croati sono liberi di camminare liberamente. Sono fiero dell'atteggiamento dei nostri tifosi", ha detto il direttore generale della Stella Rossa, Igor Milojevic, a Blic Sport.