Champions Pallanuoto: Brescia-Jadran 11-6, Spandau-Ortigia 12-6

PALLANUOTO
Daniele Barone

Daniele Barone

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Subito vittoriosa la squadra di Bovo nella prima partita della seconda fase e ora prima in classifica. Giornata da dimenticare per Ortigia: contro Berlino non c'è mai stata storia

BRESCIA-JADRAN 11-6 (4-1, 1-2, 2-0, 4-3)

I cinque gol di vantaggio alla sirena finale raccontano la reale differenza di valori tra una squadra piena di nazionali e con bacheche ricchissime, quella di Bovo, ed una con tanti ragazzini (cinque 2003, due 2001) e con un talento complessivo ancora acerbo, quella di Radanovic. Il Brescia fa il suo dovere: vincere, mettere a bilancio i primi tre punti di questa seconda fase e, ancor più importante, potersi arrampicare in testa alla classifica, a quota 9, affiancando il Ferencvaros e il Barceloneta che si erano sfidati nel pomeriggio (con vittoria in rimonta degli ungheresi). Sulla qualità del gioco si può fare meglio, provare ad esempio ad eliminare il più possibile certe pause che, ad un avversario giovane ma audace (e con un ottimo portiere, Tesanovic) ha permesso, almeno fino a metà gara, di sentirsi ancora in gioco: all’intervallo lungo, il Brescia è andato in vantaggio solo di due, 5-3. Un terzo tempo poco luccicante ma essenziale, con i gol di Gitto e Alesiani, e lo strappo all’inizio del quarto, con quelli di Di Somma e Dolce, hanno permesso ai leoni di allungare prima e gestire poi.

Per la seconda giornata, il Brescia tornerà in acqua contro l’Hannover, avversario alla portata: occasione importante per tenersi stretto il comando della classifica.

SPANDAU-ORTIGIA 12-6 (4-2, 4-1, 2-3, 2-0)

di Dario Massara
 

Dopo un pomeriggio che poteva diventare storico, con la rimonta sfiorata contro i fortissimi croati dello Jug, per l’Ortigia è arrivata una giornata assolutamente da dimenticare. Non tanto per la sconfitta in sé ma per come è maturata. Senza lottare, senza provarci, arrendendosi subito davanti ad una squadra che aveva preparato e approcciato meglio una partita che ai fini della qualificazione alla final eight potrebbe essere decisiva. Le cause possono essere tante, di certo la stanchezza per la partita contro lo Jug, tiratissima fino alla fine. Lo Spandau contro Marsiglia aveva speso meno e giocato prima, quindi di energie ne aveva di più. C’è anche un altro aspetto, psicologico più che tecnico: questa volta Siracusa partiva da favorita, per come aveva affrontato squadre più attrezzate di Berlino, e per la posizione in classifica. E non essendo abituata a questo livello di gare, ha pagato dazio. E poi lo Spandau ha giocato meglio, ha sbagliato poco e ha meritato la vittoria. All’Ortigia deve rimanere nel bagaglio la lezione di non poter mollare mai quando giochi in Champions, una sconfitta che, se assorbita in modo giusto, può anche rivelarsi salutare. La controprova sarà contro l’Olympiakos. Squadra forte ma non come due anni fa quando sembrava imbattibile. Diciamo che l’Ortigia vista contro Berlino non avrebbe alcuna speranza, ma quella che fino alla fine ha tenuto in scacco lo Jug se la può giocare.