Nuoto, Europei in vasca corta: 4x50 mista maschile d'oro, argento Pilato e Quadarella

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Riccardo Re

Riccardo Re

L'Italia conquista altre quattro medaglie agli Europei in vasca corta di Otopeni (Romania). La 4x50 mista maschile stravince con il quartetto Mora (bronzo anche nei 50 dorso)-Ceccon-Martinenghi-Zazzeri. Benedetta Pilato e Simona Quadarella sono d'argento rispettivamente nei 100 rana e negli 800 stile

Altre quattro medaglie per l’Italia agli Europei di nuoto in vasca corta a Otopeni in Romania. E proprio in chiusura della seconda giornata è arrivato il primo oro italiano. Azzurri troppo forti nella 4x50 mista, primatisti europei, primatisti del mondo, campioni europei e campioni del mondo in carica, hanno difeso a testa altissima il titolo ottenuto a Kazan due anni fa. Invariati i primi due frazionisti Lorenzo Mora, Nicolò Martinenghi. Cambiano gli ultimi due: Thomas Ceccon e Lorenzo Zazzeri. Per una staffetta sempre in testa e con un vantaggio devastante su tutte le altre nazionali. Primi in 1’30”78, neanche troppo lontano dal loro primato mondiale (1’29”72 di Mora, Martinenghi, Rivolta e Deplano), nettamente avanti alla Gran Bretagna (1’32”60) e Olanda (1’33”06). Grande risposta di una staffetta mista, dopo l’eliminazione a sorpresa dalla finale mondiale di lunga a Fukuoka.

 

Ma nei quattro stili al maschile, gli azzurri tornano al vertice: dall’olimpiade di Tokyo hanno dimostrato di essere anche nella 4x100 una delle staffette più forti al mondo (oro anche in lunga a Budapest davanti agli Usa).  La vasca corta può essere considerato un altro sport, ma gran segnale nell’anno olimpico quello lanciato dai quattro moschettieri italiani. Staffetta aperta dal dorso di Mora che torna a nuotare sotto i 23” (22”98) in prima frazione, facendo meglio della gara individuale che aveva regalato all’Italia la prima medaglia di giornata. Primo posto consolidato da uno dei caposaldi di questa staffetta: Nicolò Martinenghi con la sua potentissima rana. L’eclettico Thomas Ceccon schierato a farfalla aumenta il divario con le altre nazionali che diventa imponente grazie all’ultima frazione dello stile liberista Zazzeri. Primo inno di Mameli per l’Italia a Otopeni e sesta medaglia, solo la Gran Bretagna ne ha conquistate tante come gli azzurri che con un solo oro però sono quarti nel medagliere. 

Le altre medaglie

Nei 100 rana Benedetta Pilato arriva alla sua prima medaglia in vasca corta su questa distanza che l’ha vista già vincere un mondiale in lunga. E proprio nella vasca olimpica in questo inizio di stagione che l’ha vista protagonista di molti cambiamenti con il trasferimento a Torino, ha dato già le risposte migliori ottenendo il pass olimpico e nuotando già due volte un crono inferiore a quello che le bastò per il titolo iridato nel 2021. Ma la diciassettenne tarantina ben nuota anche nella meno amata vasca corta e torna sotto il minuto e quattro secondi. Pilato è seconda in 1’03”76 dopo una gara condotta in testa, forzando in modo clamoroso le prime due vasche, nuotate in 29”30 nettamente sotto l’intertempo del primato europeo, per arrendersi nell’ultima vasca all’estone Enelj Jefimova, oggi troppo veloce per l’azzurra (1’03”21). Il bronzo va all’olandese Schouten in 1’04”04, settima la campionessa uscente, l’altra azzurra Martina Carraro (1’05”47).

Un altro argento lo conquista Simona Quadarella negli 800 stile. Testa a testa fino ai 300 metri, poi ha subito il primo attacco della russa, da quest’anno naturalizzata francese Anastasia Kirpicnikova, allenata da Philip Lucas uno già coach di Federica Pellegrini, oro in 8’08”48. La romana regina continentale in lunga, nella vasca meno amata, e con uno stato di forma non eccezionale, si deve accontentare come due anni fa del secondo posto in 8’14”83. Bronzo per l’ungherese Kesely.

 

Ma la prima medaglia di giornata come detto è per merito di Lorenzo Mora. Il carpigiano specialista della vasca corta è bronzo nei 50 dorso, fra le tre distanze a pancia in su la meno amata, ma dopo l’argento ad Abu Dhabi torna sul podio anche in un europeo anche in questa gara. Grandi subacquee e ottima rimonta finale in una gara apertissima per chiudere terzo ex aequo in 23”10 con lo svizzero Bollin. Oro per il francese Tomac, argento per il tedesco Braunschweig.

Nei 100 farfalla maschili si vola a un livello altissimo. Acuto per lo svizzero Noe Ponti, allenato da uno staff italiano che vince in 48”47 con il nuovo record europeo, un centesimo in meno del tempo datato 2009 all’epoca dei costumi in poliuterano dal russo Korotyskin. L’argento in 49 secondi netti va al campione del mondo in lunga Maxime Grousset, bronzo al britannico Jacob Peters sempre sotto la barriera dei 50 secondi. Matteo Rivolta dopo un oro mondiale su questa distanza ma dopo tanti problemi fisici si deve accontentare del quinto posto. Ottavo l’esordiente Michele Busa. Nei 50 stile prima finale internazionale individuale in carriera tra le grandi per la vicecampionessa del Mondo Juniores, la diciassettenne Sara Curtis che chiude all’ottavo posto in 24”31. Successo per la svedese Coleman in 23”52.

 

Le semifinali

Lorenzo Zazzeri vince la prima semifinale dei 50 stile davanti al francese Florent Manaudou, a un centesimo dal proprio personale. Chiude in modo convincente, secondo tempo assoluto in 20”85 alle spalle del britannico Ben Proud che sembra inarrivabile e qualificazione per la finale di giovedì dove ci sarà anche Alessandro Miressi, quinto nella seconda semifinale e sesto tempo assoluto in 21”02 che è il personale del campione torinese.

 

Due azzurri conquistano anche la finale nei 100 rana che sarà ricca di aspettative per i colori italiani. Il bronzo olimpico, e già campione del Mondo in lunga Nicolò Martinenghi è terzo nella seconda semifinale in 57”08. Simone Cerasuolo ha chiuso al secondo posto la prima in 57”21. Azzurri rispettivamente con quarto e quinto tempo complessivo, anche se l’olandese Kamminga capace di nuotare già 56”37” rende più complicati i sogni d’oro. 

Ci sarebbe stata doppietta azzurra anche al femminile ma nei 100 misti donne la squalifica per Anita Bottazzo le nega l’accesso tra le migliori otto (avrebbe ottenuto con il personale l’ultimo posto utile). In finale quindi vedremo solo Costanza Cocconcelli, quinta nella seconda semifinale in 58”95 e sesto tempo assoluto.

 

Nei 200 farfalla brava Alessia Polieri che a 29 anni torna in una finale europea: quarta in semifinale e sesto tempo assoluto. Difficile andare a caccia di una medaglia comunque ennesimo segnale di ripresa per l’emiliana che dal 2022 si è trasferita a Caserta alla corte di Andrea Sabino. 

 

Nei 200 dorso va in finale anche la tre volte campionessa europea in lunga della distanza. Margherita Panziera nuota la prima semifinale in 2’04”59. Entra in finale con il sesto tempo complessivo e proverà la difficile caccia a una medaglia.