Gregorio Paltrinieri, ospite all'evento "Sport e innovazione Made in Italy", ha parlato della possibilità che le indagini sui nuotatori cinesi saliti sul podio ai Giochi di Tokyo portino la medaglia di bronzo alla staffetta italiana (che arrivò quarta). "Situazione inconcepibile, ci spetta chiarezza. Questo è lo scandalo più grosso"
"Non c'è stata trasparenza ed è grave perché noi siamo in mano a loro e a chi controlla (Wada, ndr). Lascia l'amaro in bocca. A distanza di tre anni, invece, scopriamo che alcuni nuotatori cinesi erano squalificati per doping". Le parole del nuotatore Gregorio Paltrinieri a commento del caso dei 23 nuotatori cinesi coinvolti nel caso di doping. L'azzurro ha parlato a margine della conferenza di presentazione del progetto 'Sport e Innovazione Made in Italy'.
"Portabandiera a Parigi? Felice per Gimbo"
Tornando invece sulla scelta del portabandiera a Parigi ha concluso: "Non ci deve essere competizione almeno su questo. É chiaro che mi spiace non farlo, sarebbe stato bello. Ma doveva esser fatta una scelta e sono felice per Gimbo".
"Parigi? Sono carico. Arriverò a Olimpiadi per fare gli 800"
Sono carico, ho molta voglia e mi sto preparando bene", spiega Paltrinieri in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. La mia preparazione? "A dire il vero cambierà un po’, non dovendo andare alla Cerimonia di apertura, e probabilmente arriverò con qualche giorno di ritardo all’Olimpiade per stare qualche giorno in più in altura. Scelte di programmazione? Arriverò direttamente per fare gli 800, sono abbastanza sicuro di provare a farli. E’ forse la gara che in questo momento sento meno nelle mie corde, ma può darmi una mano per quelle che verranno dopo. Fare una gara, buttarsi in acqua e provare sensazioni è sempre buono. Al momento le voglio fare tutte e tre, 800, 1500 e la 10 chilometri”.