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Pallanuoto, Settebello sospeso 6 mesi ed escluso dalla prossima World Cup

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Sei mesi di sospensione per la nazionale maschile di pallanuoto a causa della violazione dell'art. 5 del World Aquatics Integrity Code durante le Olimpiadi di Parigi dopo la sfida persa contro l'Ungheria. Gli Azzurri, eliminati, avevano fatto ricorso (rigettato) contro la direzione arbitrale e prima della sfida contro la Spagna avevano dato le spalle agli arbitri al momento degli inni. Nella sospensione c'è anche l'esclusione dalla prossima World Cup e una multa di 100.000 dollari. La Federnuoto non farà ricorso

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La nazionale maschile di pallanuoto ha ricevuto una sospensione di sei mesi per la violazione dell'articolo 5 del World Acquatics Integriti Code durante le ultime Olimpiadi di Parigi. Dopo la sfida persa tra le polemiche nei quarti di finale contro l'Ungheria del 7 agosto, gli Azzurri (eliminati) avevano presentato un ricorso contro la direzione arbitrale, in seguito rigettato. Da qui la protesta prima della sfida contro la Spagna: al momento degli inni l'intera squadra aveva dato le spalle agli arbitri. Oltre alla sospensione, il Settebello è stato escluso dalla prossima World Cup e dovrà pagare una multa di 100.000 dollari. La Federnuoto ha comunicato che non farà ricorso. 

Il comunicato della Federnuoto

La Federnuoto ha pubblicato un comunicato relativo alla vicenda: "L'Aquatics Integrity Unit della World Aquatics ha comminato 6 mesi di squalifica al Settebello, con un ammenda di 50.000 dollari da pagare entro il 15 gennaio 2025 (e altri 50.000 dollari condizionati a future infrazioni commesse entro il 17 ottobre 2026) per la protesta avvenuta alle Olimpiadi di Parigi in seguito al grave errore tecnico di arbitri e VAR che ha compromesso il percorso della nazionale di pallanuoto eliminata nei quarti di finale contro l'Ungheria. La squalifica inizia il 17 ottobre, oggi. Come è noto i ricorsi avanzati dalla Federnuoto nelle 36 ore successive alla partita, seppur respinti, avevano portato all'ammissione da parte degli organi preposti della World Aquatics della mancanza di violenza e intenzionalità nell'azione di Francesco Condemi, che dunque era regolare. Infatti il giocatore non è stato squalificato per le partite successive, ovvero le semifinali e finali per il quinto/settimo posto. Pertanto il 3-3 segnato dall'attaccante del Settebello contro l'Ungheria era valido; l'attaccante non sarebbe dovuto essere espulso, l'Italia non avrebbe dovuto giocare 4 minuti in meno, i magiari non avrebbero dovuto beneficiare del rigore del 4-2. Ciò premesso, ed acquisiti gli atti, la Federnuoto non farà ricorso. Nel contempo ribadisce la necessità che la giuria abbia a disposizione strumenti tecnici di alto livello professionale, onde evitare la possibilità che si ripetano errori tanto clamorosi quanto lesivi per l'immagine della pallanuoto. La Federnuoto, consapevole delle potenzialità della squadra nazionale e condividendone le ambizioni, coglie l'occasione per ringraziare dirigenti, tecnici, atleti e staff per il percorso del triennio 2021-2024 durante il quale sono stati conquistati due argenti mondiali (con finali perse ai rigori a Budapest 2022 e Doha 2024), un bronzo europeo (Zagabria 2024) ed è stata vinta per la prima volta la World League".

 

L'aggressione post partita agli arbitri

Nel comunicato della World Acquatics, vengono raccontati i concitati momenti dopo la partita tra Italia e Ungheria e che hanno portato alla dura sanzione contro gli azzurri: "I membri della squadra sono scesi dal loro bus per circondare e aggredire psicologicamente e fisicamente gli arbitri, così come raccontato dai delegati della Federazione Internazionale. Campagna in particolar modo ha accusato gli arbitri di essere responsabili dell'eliminazione usando espressioni come: "Che ne sapete di pallanuoto? Venite dal Montenegro, la vostra carriera come arbitri è finita". La situazione ha rischiato di degenerare ancora: "Gli arbitri a questo punto stavano tornando nella sede, ma sono stati seguiti dalla squadra. Un delegato ha impedito loro di entrare e ha bloccato la porta, mantenendo la sua posizione sullo stipite nonostante l'insistenza dell'Italia. Un'altra delegata è intervenuta per placare la situazione, ma hanno iniziato a urlarle contro. Dopo che un altro stava cercando di riprendere la scena con un telefono, alcuni giocatori hanno coperto la fotocamera e hanno provato a prendergli il telefono".