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Scherma, Assoluti di Milano: trionfano Ingargiola, Fiamingo e Ciaraglia

Scherma

Lia Capizzi

Dopo 41 anni, la grande scherma torna a Milano e lo fa in grande stile: Rossella Fiamingo vince il titolo di Spada. Francesco Ingargiola è campione italiano di fioretto, Sofia Ciaraglia trionfa nella sciabola

MILANO TORNA A ESSERE LA CAPITALE DELLA SCHERMA

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La grande scherma mancava a Milano da 41 anni. Un ritorno in grande stile con il colpo d’occhio notevole delle 30 pedane di gara posizionate lungo i 10mila metri quadrati del Cento Congressi di Fiera MilanoCity. 32 titoli tricolori in palio nelle quattro giornate dei Campionati Italiani fino a domenica.

Francesco Ingargiola campione italiano di fioretto

Il primo se lo aggiudica Francesco Ingargiola nel fioretto maschile, arma in cui l’Italia può contare sull’oro olimpico di Rio Daniele Garozzo. Il 25enne siciliano abbandona presto la lotta, eliminato agli ottavi di finale proprio dal neo campione italiano Ingargiola. Segnatevi questi due cognomi: Ingargiola e Rosatelli, dovessero mai essere protagonisti di una finale olimpica. Sono i due giovani del futuro, ma anche del presente. Francesco e Daniele si sfidano sin da piccoli, amici ma rivali, campioni di tutto a livello giovanile. Tre anni fa duellavano in finale ai Mondiali Under 20 a Tashkent quando fu Rosatelli a spuntarla. Ingargiola dovette aspettare l’anno successivo per sentire l’inno di Mameli tutto per sè, campione iridato Under 20 nel 2016. Adesso si ritrovano di nuovo l’un contro l’altro nella prima finale degli Assoluti. Ingargiola la spunta, 15-12, festeggiando con un urlo che scuote il padiglione del Centro Congressi. Il 22 enne di Osimo, cresciuto a pane e lame, allenato a Jesi da Maria Teresa Proietti, aveva sofferto il passaggio dalle tante vittorie giovanili alle gare tra i grandi. il primo titolo tricolore di Francesco vale come avvertimento per i titolari azzurri (Garozzo, Avola, Foconi, Cassarà) che la prossima settimana saranno in pedana agli Europei di Novisad: non dormite sogni tranquilli, per qualificarvi a Tokyo 2020 dovrete fare i conti con me e con Daniele.

Rossella Fiamingo vince il titolo di spada

Rossella regina di spada insaziabile. Lo spessore tecnico della quasi 27enne catanese lo conosciamo molto bene, due titoli mondiali consecutivi e soprattutto l’argento olimpico di Rio. La Fiamingo sulla pedana milanese vince in rimonta nei quarti e in semifinale, poi però in finale la musica cambia e non c’è storia, si sbarazza 15-8 di Francesca Boscarelli, tesserata anche lei per i Carabinieri. Il terzo titolo tricolore per Rossella che di vincere non si stanca mai. Lei continua ad avere il sogno di conquistare l’oro a cinque cerchi e non intende lasciarselo sfuggire a Tokyo. Viso angelico, fidanzata innamorata e contraccambiata del campione europeo di nuoto Luca Dotto, ma con una cattiveria agonistica che ribolle proprio come la lava del suo amato Etna. Non ha mai voluto lasciare la sua Sicilia per trasferirsi altrove ad allenarsi, ha bisogno della sua terra per riprendere il volo verso i cinque cerchi, passando prima per Europei e Mondiali.

Sofia Ciaraglia trionfa nella sciabola

Si è invece trasferita a Napoli a 19anni Sofia Ciaraglia. La decisione non facile di lasciare Ariccia e i Castelli Romani per allenarsi con il medagliato olimpico Gigi Tarantino, tanto esuberante quand’era atleta, meticoloso e autoritario ora da maestro. A Sofia, adesso 23enne in forza alle Fiamme Oro, chiede di avere sempre “carattere”. L’allieva lo ripaga con un titolo italiano assoluto superando 11-12 in finale Caterina Navarria. La sciabola femminile è l’arma più nuova, nel 2017 ha vissuto l’exploit del titolo mondiale a squadre, adesso le azzurre devono dimostrare continuità.