Assoluti scherma, una scommessa vinta per Milano. L’ entusiasmo va capitalizzato puntando ai Mondiali 2021

Scherma

Lia Capizzi

Campionati Italiani di scherma, Rosella Fiamingo e Bebe Vio tra le protagoniste

L'entusiasmo e il successo dei Campionati Italiani di scherma deve essere capitalizzato puntando ai Mondiali 2021. Una eventuale candidatura sarà decisa entro la fine del prossimo dicembre

Campioni e giovani, tanti, accomunati dalla passione per le lame. Un entusiasmo contagioso che Milano non respirava da tanto. Decisamente troppo. E fa specie che una grande manifestazione di scherma mancasse, all'ombra del Duomo, da 41 anni. Perché nella storia italiana di fioretto, spada e sciabola Milano ha un posto importante, dal mito assoluto Edoardo Mangiarotti ai vari campioni olimpici Diana Bianchedi, Angelo Mazzoni, Alfredo Rota, Diego Confalonieri a quelli attuali che milanesi non sono ma che a Milano si sono trasferiti per allenarsi: l'oro olimpico di Pechino Matteo Tagliariol e le ultime medaglie d'argento di Rio Enrico Garozzo e Marco Fichera. Dentro i 10 mila metri quadrati del Mi.Co della Fiera MilanoCity è stato un susseguirsi di gare sin dal mattino per tutti i gironi di qualificazioni fino ai quarti di finale. Per le semifinali e le finali, invece, le luci si sono abbassate, come da prassi. La pedana principale ha regalato duelli come una rappresentazione teatrale, quasi una Prima ogni sera.
La tenacia di Rosella Fiamingo; la vitalità di Bebe Vio che continua a richiamare nuovi tifosi della scherma paralimpica; la versione addolcita da mamma di Elisa Di Francisca, al rientro agonistico, sempre agguerrita e con un carisma che le giovani leve ancora non riescono a dimostrare. Era una scommessa questa edizione dei Campionati Italiani di Scherma. La scommessa è stata vinta. Ma non basta, si puó e si deve puntare in alto. Il capoluogo lombardo potrebbe avere l'opportunità di ospitare i Mondiali del 2021, una eventuale candidatura sarà decisa entro la fine del prossimo dicembre.
L'effervescenza vista e respirata durante questi Assoluti deve essere capitalizzata, la stoccata ora deve partire dai dirigenti e dalle istituzioni. Sarebbe il segnale più concreto di rispetto per lo sport che ogni quattro anni arrichisce più di tutti il bottino olimpico del medagliere azzurro.