La Federscherma compie 110 anni, Mattarella: "Sport genuino, Italia orgogliosa di voi"

Scherma
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La Federscherma festeggia i suoi 110 anni vita, dalla nascita avvenuta il 3 giugno 1909. Anni di successi, trionfi e medaglie che rivivono nella mostra "TesORO italiano" inaugurata oggi a Palermo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "La scherma è pienamente inserita nella società del nostro Paese, ne fa parte totalmente. E' uno sport genuino, non è un mondo artificiale"

In un Palazzo dei Normanni, già palazzo reale, dove le spade e le armature di un tempo e la politica di oggi hanno lasciato spazio alla scherma, il Capo dello Stato ha presenziato alle celebrazioni per i 110 anni della Federazione italiana Scherma. "Un mondo, quale quello della scherma che - ha detto il Presidente della Repubblica - è affascinante e si fonda sulla passione che fa accettare e superare i sacrifici e gli impegni che lo sport richiede".

Mattarella insieme al presidente del Coni Giovanni Malagò, al presidente della Federazione Scherma Giorgio scarso, e ai rappresentanti delle istituzioni sicialiane ha inaugurato la mostra "Un tesOro italiano" . In esposizione le oltre cento medaglie, conquistate dagli azzurri ai Giochi Olimpici e Paralimpici nella storia del fioretto, della sciabola e della spada. Tra gli ori in mostra quelli di Irene Camber, la prima donna a vincere un oro olimpico nel 1952 e di Wladimiro Calarese, il siciliano più forte nella storia della scherma. E ancora: le medaglie di Edoardo Mangiarotti, per due volte portabandiera olimpico e in assoluto lo schermidore più premiato, con 13 riconoscimenti, di cui sei ori. La mostra ripercorre la storia delle vittorie nazionali alle Olimpiadi a partire dal 1920: esposto pure l'antico gagliardetto risalente proprio al Venti.

Il Presidente della Repubblica si è poi aperto ai ricordi che lo legano alla scherma. "Non sono mai stato estraneo alla scherma - ha detto il Capo dello Stato -. Ricordo le medaglie di Irene Camber ad Helsinki 1952, quando si seguiva alla radio. Ho seguito i successi di Valentina Vezzali e di Bebe Vio adesso grazie ai nuovi mass media. Apprezzo la scherma perché è riuscita a mantenere inalterati i suoi valori. Non è senza significato che l'istruttore sia chiamato Maestro: c'è un valore pedagogico fondamentale in questo sport".

Il Presidente Mattarella ha poi incontrato alcuni dei campioni presenti sia fisicamente che con le proprie medaglie: da Irene Camber, prima donna italiana a vincere una medaglia d'oro, a Maurizio Randazzo, sino a Valentina Vezzali ed a Carola Mangiarotti, figlia dell'azzurro più medagliato della storia. "Grazie - ha detto il Presidente della Repubblica rivolgendosi al vertice federale -. Attraverso la storia della scherma si rivivono belle pagine della storia d'Italia. Siete un motivo d'orgoglio per il nostro Paese".