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Caso Cassarà, rinvio al 2025 per visionare la documentazione difensiva dell'ex olimpionico

Scherma

Il Gup del tribunale di Brescia ha ammesso la costituzione di parte civile di due presunte vittime minorenni nella vicenda a carico dell'ex campione di scherma, accusato di tentata produzione di materiale pedopornografico. Non è stata ammessa invece dal giudice la Federazione italiana scherma. Cassarà, che si è sempre difeso negando le accuse, ha presentato indagini difensive ed ha anticipato che chiederà il giudizio abbreviato. La decisione è attesa per febbraio 2025

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Era atteso in mattinata all’udienza preliminare dinnanzi al Gup del tribunale di Brescia l’ex fiorettista Andrea Cassarà, chiamato a difendersi dall’accusa di tentata produzione di materiale pedopornografico, nonostante che gli accertamenti tecnici dell’accusa avessero già appurato che nel telefono dell’ex olimpionico non fosse presente alcun file con tale contenuto.

Federazione Scherma non sarà parte civile contro Cassarà

Come prevedibile, si sono costituite parte civili le due minorenni che la sera del 20 ottobre 2023 avevano denunciato il tentativo di ripresa con un telefonino da parte di un individuo ignoto, mentre si trovavano negli spogliatoi del Centro Sportivo San Filippo di Brescia. Non è stata ammessa invece dal giudice la costituzione presentata dalla Federazione Italiana Scherma, non sussistendo i presupposti di legge. A sostegno della fermezza con cui Cassarà ha sempre negato ogni addebito contestato, i suoi legali Avv. Enrico Cortesi di Bergamo e Avv. Francesco Sbisà di Milano hanno depositato le proprie indagini difensive e copiosa documentazione che accerterebbe la sua completa estraneita ai fatti.

Rinvio al 18 febbraio 2025

Il pubblico ministero ha chiesto un termine per poter visionare quanto prodotto e il rinvio è stato fissato al 18 febbraio 2025. Il magistrato avrà il compito di ricostruire quanto accaduto quella sera al centro sportivo, quando le immagini delle telecamere acquisite dai Carabinieri, avevano mostrato una figura assimilabile a quella del campione bresciano, quel giorno effettivamente presente sul posto in orario compatibile, per effettuare sopralluoghi e allestimenti per alcune gare che si sarebbero svolte al San Filippo nei giorni successivi. Resta piena fiducia tra i difensori dell’ex olimpionico, che hanno già anticipato la loro volontà di formalizzare a febbraio una richiesta di giudizio abbreviato.