Con una grande seconda manche l’azzurro recupera 5 posizioni e conquista una vittoria che in Coppa del Mondo gli mancava da 8 anni. E’ il primo successo stagionale italiano, sotto gli occhi di un esaltato Alberto Tomba
Il quarto posto di Campiglio e il terzo di Levi erano gli indizi che la vittoria stava tornando a bussare alla porta di Manfred Moelgg. A 34 anni l’azzurro conquista il terzo slalom della carriera e quella vittoria che mancava dal 2009 (slalom di Garmisch).
Un gara condizionata dal meteo (fitta nevicata nella prima manche e forte vento nella seconda). Moelgg, vincitore della coppa di specialità nel 2008, aveva chiuso la prima manche al 5° posto, staccato di 39 centesimi dal leader, l’austriaco Feller poi tradito dall’emozione nella seconda e fuori dopo poche porte.
Ma Moelgg il suo capolavoro l’aveva già fatto, riuscendo a rifilare distacchi pesantissimi a tutti i grandi della specialità. Il tutto davanti ad Alberto Tomba, che a zagabria era tornato sugli sci per dare spettacolo e festeggiare al meglio i 50 anni di vita della Coppa del Mondo.
Alle sue spalle secondo il tedesco Neureuther (anche lui protagonista di una rimonta) e terzo il norvegese Kristoffersen. Solo sesto un deludente Hirscher, che aveva chiuso la prima manche davanti di un centesimo a Moelgg. Rimonte da appalusi anche per gli altri azzurri: Stefano Gross, che ha chiuso 10°, e Riccardo Tonetti, 17°.