I Crazy Canucks sono tornati?

Sci

Giovanni Bruno

crazy_canucks

Il doppio podio canadese nel Super G maschile dei Mondiali di St. Moritz (oro Guay, bronzo Osborne-Paradis) ha riportato alla mente le imprese di Ken Read, Steve Podborski, Dave Irwin e Dave Murray, soprannominati "the Crazy Canucks"

Quando vedi la foglia d’acero rossa in campo bianco e la vedi sfrecciare prima in un gara veloce fai subito un’associazione con il passato. Erik Guay vince il Super G ma con lui sul podio, al terzo gradino, altro canadese Osborne–Paradis e allora è proprio il caso di ricordare i magici e folcloristici Crazy Canucks, i pazzi canadesi degli anni ‘80. 4 discesisti che alternativamente (se arrivavano al traguardo) salivano sul podio. Non potevi non vederli erano uno spettacolo: rischio e paura. Ken Read, Steve Podborski, Dave Irwin e Dave Murray. Tute gialle che facevano trattenere il fiato al pubblico: sul percorso o a casa davanti al video.

Vincevano tanto come Read e Podborski, di meno Irwin e Murray: gli ultimi due, dotati di meno classe, rischiavano però di più. Soprattutto Irwin, protagonista di paraboliche drive su transennature a Wengen e magistrali recuperi a Garmish. Mentre Murray, il barbuto, si divertiva a fare anche lo skipper nella stagione estiva. Purtroppo una brutta malattia lo ha portato via giovane e a lui è dedicata la pista di Whistler, a Vancouver. Read, figlio del rettore dell’università di Calgary, con il casco bianco e rosso e il numero 10 portafortuna. E Podborski, casco tutto nero e foglia d’acero rossa al centro, avevano come miglior teatro la streif di Kitzbuhel, dove vincevano battendo i grandi austriaci. Dopo di loro altri canadesi si fecero fame di rischiatutto come Todd Broooker, Rob Boyd e Brian Stemmle. Ora è sempre un dovere quando vince un canadese chiudere gli occhi e ripensare ai Crazy Canucks.