Una redenzione, come se l'incantesimo fosse stato finalmente spezzato. Marta si è sciolta, ha creduto nei suoi mezzi, è scesa seguendo il feeling con la neve e l'urlo al traguardo è stato di liberazione perché questo podio lo attendeva da marzo del 2017 quando chiuse terza dietro Goggia e Brignone
GIGANTE PLAN DE CORONES: VINCE SHIFFRIN, 3° POSTO PER LA BASSINO
Marta Bassino -che fa parte del programma Sky Sports Scholarships- è lo scricciolo del gruppo. Minuta, magrolina, ma con una classe da vendere. La chiamano Dory perché è smemorata, ma sugli sci è un talento cresciuto sulle nevi di Limone Piemonte e catapultato in Coppa del Mondo a soli 16 anni quando, vincendo il Mondiale juniores in gigante, accede alle finali di Coppa. L'anno dopo la portano al Mondiali dei grandi in America nel 2015 ed è ottava dopo la prima manche, poi esce nella seconda.
Tutta esperienza dirà e, in effetti, la stagione dopo, 2016-2017 è da incorniciare: a Solden la Bassino è terza dietro la Gut e la Shiffrin, poi le conferme continuano e arrivano altri due podi oltre e chiude la stagione sesta in classifica di specialità.
Lo scorso anno, però, Marta va in confusione proprio sulle curve che lei adora: non trova più la sua sciata in gigante. Arriva un solo podio, è seconda in combinata, ma il suo è un percorso in salita che compromette anche l'Olimpiade dove finisce quinta. Solo a fine stagione dichiara di essersi ritrovata, ma quest'inverno parte nuovamente con poche conferme e per la Bassino ciò è deleterio. Per lei vale la filosofia del podio chiama podio e finora non c'era nulla a cui aggrapparsi se non qualche risultato fra il 10° e il 14° posto.
Ora invece c'è questo podio. Ma non solo. C'è la squadra che esulta perché crede in lei. C'è la sua azienda di sci e c'è la sua famiglia che osserva da lontano e si avvicina solo nei momenti giusti. Insomma, ora non manca nulla, se non la volontà di ripetersi. L'appuntamento ora è per Maribor il 1 febbraio.