Mondiali sci, Brignone: "Non si può disputare un Gigante in queste condizioni"

Sci

Solo un quinto posto nella prova tra i pali larghi dei Mondiali di Are per la nostra miglior gigantista, che alla fine della seconda manche ha espresso tutto il suo rammarico per le precarie condizioni atmosferiche nelle quali si è gareggiato: "C'erano molte raffiche, peccato correre così. Ho perso nella prima manche, quando la visibilità non è stata uguale per tutte"

MONDIALI ARE, VLHOVA VINCE IL GIGANTE FEMMINILE

Era l'italiana più attesa e nella seconda manche ha attaccatto più che poteva. Alla fine, però, il quarto parziale ottenuto non è bastato a innalzare sino al podio il tempo registrato nella prima prova e Federica Brignone si è dovuta accontentare della quinta piazza, ad appena 49 centesimi dal terzo posto conquistato da Mikaela Shiffrin, battuta per una volta dalla slovacca Vlhova, straordinaria medaglia d'oro, e dalla tedesca Rebensburg. Colpa anche dell'ennesima giornata negativa di questa manifestaizone iridata dal punto di vista del meteo, che ha reso ancora più complicato il tracciato e soprattutto non ha garantito alle atlete lo stesso trattamento. Troppo diverse, nella prima manche, le condizioni di visibilità tra sole e luce artificiale; troppo forti, invece, nella seconda, le raffiche di vento, che per forza di cosa non possono essere identiche per tutte. Lo dice chiaramente la nostra Federica: "Con la luce dei riflettori vedevamo tutti allo stesso modo nella seconda manche, ma non ho voglia di cercare scuse. Sono partita per crederci nonostante il mio distacco, sono andata giù a tutta dalla prima porta all’ultima, forse ho perso tre spinte, tutto il resto le ho davvero tirate. Penso di aver fatto una grande manche, il problema è il gap che ho preso nella prima anche per la visibilità, le quattro che ho davanti a me erano l’1, il 2, il 3 e il 4 e avevano il sole nella prima manche. Mi dispiace perché sto sciando bene, secondo me ero molto competitiva, mi sentivo in fiducia e vado via da questo Mondiale con zero medaglie, ma con buone sensazioni. Mi spiace non aver raccolto niente. Ora vado a casa dopo un mese e mezzo, me lo sono meritata. Poi farò tutte le gare di Coppa del Mondo e ho tanta voglia di riscatto. Le raffiche di vento c’erano, infatti si vede che ci chiudevamo in posizione. Ora non so dire quante ne ho prese io e quante le altre. Ma il fatto è che il vento non è regolare e non è uguale per tutte e mi spiace che il Mondiale si faccia in condizioni così. La pista era bellissima ed era trattata meglio della prima manche, nella prima era terribile"

Goggia per terra, Bassino 13esima

Chi ci ha provato allo stesso modo, forte anche di un'ottima prima manche nella quale era arrivata sesta, è stata Sofia Goggia, che però nella seconda prova, mentre attaccava a tutta, non ha interpretato al meglio il passaggio su un dosso ed è stata sbalzata fuori dal tracciato. Per fortuna senza conseguenze, come lei stessa spiega: "Nessuna conseguenza, va tutto bene. Penso di essere andata un po’ lunga sul dosso, mi sono schiacciata, lo sci mi ha preso, non ho tenuto e sono scivolata. Ma sono stata brava per l’atteggiamento, ci ho provato al mio secondo gigante della stagione. Questa è la gara dei Mondiali, un pendio che mi si addice abbastanza, sono riuscita davvero a sciare bene, sono contenta anche se le manche bisogna portarle al traguardo due volte. Il bilancio è assolutamente positivo, ho fatto una splendida medaglia in superG al primo colpo, il rammarico è più per la discesa perché non sono riuscita a essere me stessa in gara e non l’ho mai sentita nemmeno durante le prove. Qui ci ho provato, non si può parlare di fallimento anche se vado a casa a mani vuote. Mi dispiace anche per Federica Brignone, che non è riuscita ad agguantare questo podio: ovviamente ci sono anche le avversarie, Shiffrin, Rebensburg e Vlhova lottano per le prime tre posizioni da inizio stagione, poi è sempre tutto aperto, abbiamo trovato condizioni molto primaverili per una località del genere"