Auguri a Celina Seghi, donna magnifica di appena 99 anni

Sci

Giovanni Bruno

L'ex sciatrice abetonese, classe 1920, spegne oggi 99 candeline: in carriera ha vinto 37 titoli italiani, oltrea a un oro e un bronzo mondiale in slalom. Negli ultimi anni si è dedicata alle gare dei bambini, facendo da apripista in varie occasioni nel suo Abetone

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Un tempo si diceva “i ragazzi del 99”, ora possiamo dire "la ragazza di 99”. Sono gli anni appena compiuti da Celina Seghi (ha anche sistemato una situazione anagrafica che la dava nata il giorno 8). Abetonese, classe 1920, grandissima sciatrice. L’epoca era quella degli abetonesi doc, Zeno Colò, Vittorio Chierroni, il giovane Paride Milianti e… lei, “la piccolina” che saettava nei boschi d’acero e di sughera. Uno scricciolo biondo di grande potenza, tanto da ben figurare in discesa libera. Una ragazza senza paura, ma che non disdegnava di mettersi foulard e rossetto al via di una gara di slalom.

La carriera

Trentasette i titoli italiani, il primo ad appena 14 anni. Ad Aspen, in Colorado, l’unica grande medaglia, un bronzo mondiale in slalom, anche se nel '41 vinse l’oro, sempre in slalom. Ma era una edizione (lo dice l’anno) monca, con poche nazioni al via e, quindi, non omologata come mondiale. Ben tre invece le medaglie di legno, quarti posti, in discesa, slalom e combinata tra il '48 e il '52. C’è da dire però che proprio in quegli anni, di un sempre dopoguerra, si pensava di più a gareggiare e vincere nei trofei di storica tradizione come l’Arlberg-Kandahar (il più importante). Chi faceva podio in tre specialità si aggiudicava la K d’oro, quella di diamanti se ripeteva i piazzamenti negli anni. E così fece Celina, tra mille vicissitudini e tanti incidenti: prima quella d’oro, poi quella di diamanti. Arrivò fino alla vigilia dell'Olimpiade di Cortina 1956. Chiuse, ma non con lo sci, che fino a pochi anni fa la vide in prima linea, e anche come apripista, nelle varie gare dei bambini del Pinocchio corse all’Abetone, il suo Abetone.

Celina oggi

Spesso suona la fisarmonica e la sua casa è piena di magnifici ricordi e cimeli e tantissime fotografie, dove gli abetonesi erano sempre vincenti e sorridenti. L’episodio che, però, più piace ricordare non riguarda lo sci ma un fatto di vita: incrociando un bambino che chiedeva l’elemosina, Celina chiese come mai non era a scuola, il bambino rispose che non aveva soldi per la cartella e i quaderni. Celina entrò in cartoleria e comprò cartella e quaderni. Molti anni dopo un distinto signore bloccò Celina Seghi e, prendendogli le mani, la ringraziò per la cartella e i quaderni di molti anni prima: era diventato avvocato. Ecco Celina Seghi, donna magnifica di appena 99 anni.