Marta Bassino oro ai Mondiali di sci di Cortina: "Una battaglia, mi sono tolta un peso"

CORTINA 2021

Dopo l'oro nel parallelo, il primo per l'Italia, la felicità di Marta Bassino: "Mi sono tolta un peso, una medaglia che mi dà ancora più carica. La qualificazione per un centesimo? Ogni tanto bisogna avere un po’ di fortuna e bisogna saperla sfruttare”. Poi la dedica al mondo dello sci italiano: "Impianti chiusi? Il problema non è la montagna"

È finalmente arrivato, il primo oro per l’Italia, e Marta Bassino se lo gode, raggiante. “Sono contentissima”, le sue parole dopo il parallelo vinto ex aequo con l’austriaca Liensberger. “È stata una giornata lunga e intensa: è stata tosta perché ho lottato da stamattina. So di aver sciato bene, che è stata una battaglia e di aver combattuto perché questa disciplina ha manche corte e molto ravvicinate: non c’è molto tempo per recuperare, quindi ho cercato di gestirmi bene ogni minuto per avere le energie giuste quando mi ripresentavo al cancelletto di partenza”.

"Ci vuole anche un po' di fortuna"

Una vittoria raggiunta infilando una rimonta dopo l’altra, dagli ottavi in poi, vincendo così anche il “derby” con Federica Brignone nei quarti, con un regolamento che ha creato qualche perplessità: “Noi sapevamo che la pista blu era più lenta e quindi bisognava un po’ limitare i danni; chiaramente poi nulla è scontato perché devi sciare, combattere e mettercela tutta. All’inizio avevano detto che avevo vinto io, ma poi ci hanno dato pari merito ed è giusto così alla fine. È un bel peso che mi sono tolta, una bella soddisfazione e una cosa che mi dà ancora più carica. La qualificazione arrivata per un centesimo? Ho patito abbastanza a vederle scendere tutte, ma ogni tanto bisogna avere un po’ di fortuna e bisogna saperla sfruttare”.

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"Impianti chiusi? Non è la montagna il problema"

La dedica, infine, con un pensiero che va anche al mondo dello sci italiano dopo le misure restrittive con cui è stato deciso di non riaprire gli impianti sciistici. “Mi fa male al cuore pensare che le stazioni non possano aprire dopo questo anno difficile: sembra un po’ una presa in giro, come se il problema fosse la montagna, quando basta guardarsi in giro e vedere i centri delle città. Un vero peccato”.