Pattinaggio, doping: Kamila Valieva squalificata per 4 anni dal Tas di Losanna

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La pattinatrice russa Kamila Valieva è stata squalificata per 4 anni dal Tribunale Arbitrale dello Sport  (Tas) di Losanna per violazione delle norme antidoping. La squalifica decorre dal 25 dicembre 2021: la decisione quindi pone fine alla questione dell'oro olimpico della gara a squadre a Pechino 2022: la vittoria va quindi agli USA davanti a Giappone e Canada

La squalifica di quattro anni inflitta oggi dal Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna alla pattinatrice russa Kamila Valieva, con decorrenza 25 dicembre 2021, data dell'infrazione dell'atleta al codice mondiale antidoping, priva il Comitato olimpico russo della medaglia d'oro della gara a squadre dei Giochi olimpici di Pechino 2022. I nuovi campioni olimpici del team event diventano gli Stati Uniti, argento al Giappone e bronzo al Canada. L'Italia salirà dal settimo al sesto posto.

La vicenda

La pattinatrice d'artistico russa Kamila Valieva à stata squalificata per 4 anni dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. Il verdetto è stato annunciato oggi dal panel di arbitri che tra il settembre e il novembre dello scorso anno aveva trattato il delicato caso legato alla giovane atleta russa che era stata trovata positiva al doping quando aveva meno di 16 anni, quindi non sanzionabile. La squalifica quindi si considera partita il 25 dicembre 2021 e scadrà dunque nel 2025. Con la squalifica della Valieva il Comitato olimpico russo (Roc) perde anche la  medaglia d'oro della gara a squadre dei Giochi olimpici di Pechino a favore degli Stati Uniti. Nel dispositivo il Tas oltre ad accusare Valieva di aver violato le norme antidoping sanzionandola per 4 anni, ha scritto che tutti i risultati a partire dal 25 dicembre del 2021 sono annullati. L'arbitrato del Tas ha stabilito che non c'era motivo per Valieva, che aveva 15 anni al momento della violazione, di essere trattata con maggior clemenza rispetto a un adulto. Il 25 dicembre del 2021 in occasione dei Campionati nazionali russi a San Pietroburgo, Valieva era stata trovata positiva allo stimolante trimetazidina, sostanza che cura l'angina. La positività era stata comunicata, però, solo nel successivo febbraio dopo che la pattinatrice aveva già preso parte alla gara a squadre delle Olimpiadi di Pechino. In quella gara la pattinatrice originaria di Kazan, allenata da Eteri Tutberidze, era diventata la prima donna al mondo di eseguire un salto quadruplo. Nel programma libero della gara individuale, a seguito dello stress emotivo per la situazione venutasi a creare dopo la comunicazione della positività, aveva commesso diversi errori concludendo la gara, comunque sub-judice, al quarto posto. Nel gennaio del 2023 un comitato disciplinare indipendente dell'agenzia antidoping russa aveva stabilito che Valieva era risultata positiva alla trimetazidina senza "nessuna colpa o negligenza" da parte sua. A quel punto Wada (agenzia mondiale antidoping) e Isu (federazione mondiale) hanno presentato ricorso contro la decisione chiedendo ulteriori sanzioni. La Wada aveva chiesto una squalifica di quattro anni compresi i risultati ottenuti ai Giochi di Pechino 2022. Il Tas fa sapere che la decisione del collegio "è definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di presentare ricorso al Tribunale federale svizzero entro 30 giorni per motivi limitati"