Short track, Caso Fontana: assolti Dotti e Cassinelli dal tribunale federale

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Gli atleti dello short track azzurro Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, accusati da Arianna Fontana di averla fatta cadere in allenamento, sono stati assolti in primo grado dal tribunale della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. La campionessa azzurra può fare ricorso, mentre è da capire se parteciperà o meno ai mondiali di Rotterdam dal 15 al 17 marzo

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Gli atleti dello short track azzurro Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, accusati da Arianna Fontana di averla fatta cadere in allenamento, sono stati assolti dal tribunale della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. Secondo i giudici i due atleti non hanno tenuto un comportamento tale da dover essere sanzionato. Fontana, che la settimana scorsa aveva contattato la federazione per iscriverla ai Campionati mondiali di Rotterdam, non gareggia dalle Olimpiadi di Pechino 2022 in polemica con la Federghiaccio sia per questo motivo che per quelli legati alla programmazione. Infatti, Fontana in questi anni ha proseguito ad allenarsi con suo marito Anthony Lobello. Al termine dell'udienza la 33enne atleta valtellinese, l'atleta italiana più vincente ai Giochi olimpici, ha commentato, "devo metabolizzare, non so cosa faro'".

Il presidente federale Gios: "Non commento"

Il presidente della Federghiaccio, Andrea Gios, contattato dall'AGI non commenta la sentenza di primo grado del tribunale federale che potrebbe essere oggetto di eventuale appello da parte di Arianna Fontana: "Non posso commentare, e' una decisione del tribunale", ha detto Gios. L'organo di giustizia della Fisg oggi ha assolto Andrea Cassinelli per non aver commesso il fatto e Tommaso Dotti perché il fatto non costituisce violazione. Con queste motivazioni i due azzurri dello short track sono stati assoluti dopo la denuncia della fuoriclasse Arianna Fontana di averla fatta intenzionalmente cadere nel corso di un allenamento svoltosi a Courmayeur ormai cinque anni fa. La vicenda, esplosa nel febbraio del 2022 alle Olimpiadi di Pechino dove Fontana aveva anche attaccato i vertici della Federghiaccio per la sua gestione-preparazione, ha segnato la 'Freccia bionda' valtellinese tanto da decidere di non rientrare più alle competizioni. In una situazione ormai da anni di 'separata in casa', Arianna Fontana ha preso parte alle gare di Coppa del mondo verso l'evento olimpico nella capitale cinese. Tra i diversi motivi delle continue liti e discussioni, anche la volonta' della campionessa di far entrare nello staff tecnico federale anche il marito Anthony Lobello, ex atleta di short track, americano, ma che la Fisg non ha voluto mai inglobare. Fontana dopo aver avviato la causa sportiva contro Dotti e Cassinelli aveva deciso di non gareggiare più fino alla sentenza minacciando addirittura anche di lasciare l'Italia. "Ora vediamo cosa farà Arianna, lei la settimana scorsa ci ha chiesto di iscriverla per i Campionati mondiali di Rotterdam (15-17 marzo), cosa che abbiamo fatto ma se dovesse decidere di non gareggiare resterebbe scoperto un posto per l'Italia", ha aggiunto Gios.