Brignone argento in superG ai Mondiali di sci: "Sono contenta e orgogliosa"
MONDIALI SCIQuarta medaglia mondiale per Federica Brignone, soddisfatta dopo l'argento in superG: "Sentivo parecchia pressione, sono contenta e orgogliosa - ha spiegato a Rai Sport - Questo superG non era nelle mie corde, ma mi sono detta di aprire il gas". E a Sky Sport aggiunge: "Ora la discesa libera, ma dovrò tirare fuori il coniglio dal cilindro"
Gioia e orgoglio. Sono i sentimenti di una Federica Brignone raggiante dopo aver conquistato la medaglia d'argento in superG ai Mondiali di Saalbach. "Sentivo parecchia pressione, tutti si aspettavano qualcosa da me e anche io mi aspettavo di fare qualcosa di grande - ha ammesso l'azzurra a Rai Sport - Sono contenta: ho fatto qualche sbavatura, ma è andata bene". La quarta medaglia iridata di Brignone che arriva 14 anni dopo la prima, conquistata in gigante a Garmisch nel 2011. Questa, però, ha un sapore speciale perché ottenuta in superG: "Sono orgogliosa, sicuramente non era un superG nelle mie corde. Ho pensato solo al mio sci e pensare di farlo al massimo. Nel nostro sport è difficile fare bene il giorno giusto al momento giusto. In superG ai Mondiali non ci ero mai riuscita. Volevo veramente questa medaglia, sono molto felice".
"Ho pensato solo a dare tutto"
Ai microfoni di Sky Sport, Brignone ha poi raccontato il feeling con la pista: "Il tracciato era da lasciare andare, non c'erano curve da spingere come piace a me. Non c'era da spingere, ma star tranquilli e morbidi, tenendo una linea buona per saltare lungo. Oggi ho messo fuori i bastoni e ho pensato di dare tutto. Ho pensato al mio sci e non che fossi ai Mondiali. Sono molto soddisfatta, in superG non avevo mai vinto una medaglia nei grandi eventi. Ho fatto un'ottima cosa".

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"Ora la discesa, ci proverò a tutta"
Adesso il prossimo obiettivo di Brignone è la discesa libera, in programma sabato: "Per fare bene in discesa dovrò tirare fuori il coniglio dal cilindro - ha ammesso - Non c'è un punto dove penso di poter fare la differenza come in altre discese di Coppa del Mondo, in cui ci sono curve da chiudere ed essere aggressivi. Sono tutte curve da lasciare andare e restare morbidi. Ci proverò a tutta, poi vedremo cosa succede".
"Cerco di controllare tutto"
"Dietro c'è tanto lavoro - ha concluso Brignone parlando dei progressi fatti negli ultimi anni - Sono cresciuta con calma, a 17 anni non ero la professionista che sono oggi. Ogni anno cerco di fare qualcosa in più. La mia mania di perfezionismo e controllo mi porta a controllare tutto quello che faccio sugli sci, ma sono anche veloce".