Barcolana: vittoria di Alfa Romeo Shockwave

Vela

Trionfo "casalingo" in un'edizione veloce e posticipata di un'ora causa bora per la 48/a edizione della regata di Trieste, la più affollata del Mediterraneo, che si è svolta nel percorso sul golfo giuliano con quasi 1.800 imbarcazioni 

Una vittoria "casalinga" in un'edizione veloce per la 48/a edizione della Barcolana di Trieste, la regata velica più affollata del Mediterraneo, che si è svolta oggi nel percorso sul golfo giuliano, con quasi 1.800 imbarcazioni iscritte.

A vincere con un tempo record di 59 minuti e 59 secondi è stata Alfa Romeo Shockwave dei fratelli triestini Furio e Gabriele Benussi (timone e tattico). La Bora sostenuta che ha indotto gli organizzatori a ritardare di un'ora la partenza dal Terrapieno di Barcola ha reso velocissima la gara, che i Benassi hanno combattuto con Maxi Jena, dell'olimpionico Mitja Kosmina, per la nona volta al secondo posto, che si è fatta superare dopo la terza delle quattro boe forse per un problema alla randa. Terzo posto per Pendragon, data per favorita alla vigilia ma che ha chiuso staccata rispetto alla coppia di testa.

Per il resto è stata la consueta festa della vela "popolare" che da 48 anni anima il Golfo. Il comitato di gara ha deciso di posporre il colpo di cannone del via un'ora dopo il previsto, alle 11.30, aspettando un leggero calo della Bora, che altrimenti non avrebbe permesso la partecipazione a tutte le 1.758 imbarcazioni iscritte, attese fino all'ultimo minuto e che come di consuetidine risalgono l'Adriatico da ogni dove per la Coppa d'Autunno.

Tanti i vip appassionati che sono saliti sulle imbarcazioni, dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani al presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola. Tra gli ospiti anche Sir Ben Ainslie, vincitore dell'ultima edizione della Coppa America, il più grande campione di vela di tutti i tempi e quattro volte olimpionico, che è salito a bordo dell'Ancilla Domini, alternandosi al timone con un'altra gloria della vela, Mauro Pelaschier.