I kiwi conquistano con superiorità schiacciante il quarto successo nella finale: la serie è ora sul 3-0 in virtù dei match race del Round Robin di avvicinamento conquistati dagli statunitensi. Si riprende sabato 24 con due regate
Team New Zealand non si ferma più, nella finale della 35esima America's cup di vela, in corso nello specchio di mare delle isole Bermuda, e infligge altre due severe lezioni al 'defender' Oracle di Larry Ellison. Adesso la serie è sul 3-0, che sarebbero 4, se gli statunitensi non avessero vinto i match race dei Round Robin di avvicinamento all'atto finale, prendendosi un punto che, nel bilancio complessivo di una finale al meglio delle sette regate, potrebbe pesare una tonnellata. In realtà, comunque, i successi sono quattro: due sabato e due in questa giornata.
Superiorità schiacciante dei "kiwi"
Numeri a parte, la realtà del mare parla di una superiorità schiacciante dei 'kiwi', trascinati dal ventenne olimpionico Peter Burling, astro nascente della vela mondiale, che ha letteralmente spazzato via le velleità del 37enne australiano James Spithill e compagni. Sabato si era avuto il sospetto che, se il vento soffia intorno ai 10 nodi, per l'equipaggio a stelle e strisce non ce n'è. Nel primo uno-contro-uno, New Zealand infligge 49" di distacco ai detentori del trofeo; nella seconda sfida il vantaggio cresce ulteriormente, arrivando a 1'12". Praticamente in abisso. Nel quale è sprofondato il team favorito. Si ha la sensazione che gli uomini di Oracle debbano ancora cominciare a regatare e invece i neozelandesi hanno già calato il tris.
Nessuno però osa festeggiare nella base dei "kiwi", memori della clamorosa rimonta del 2013 dove persero incredibilmente facendosi rimontare dall'8-1 fino al 9-8. Ecco perché e nessuno osa pensare lontanamente che sia finita, perché fino all'ultimo soffio di vento c'è speranza. Prossimo appuntamento sabato, con due regate, poi domenica e lunedì. La coppa resta in bilico fra Auckland e gli States.