Coppa America, New Zealand trionfa: 7-1 a Oracle

Vela

Giovanni Bruno

La battaglia dei catamarani che volano nelle ventose acque di Bermuda si è conclusa alla nona regata. Altro successo netto del fuoriclasse Peter Burling. Il timoniere di team New Zealand è un concentrato di tattica e bravura e con il vento perfetto, non ha fatto altro che annientare l'esperto Jimmy Spithill

166 anni di storia per 35 edizioni, il più antico trofeo dello sport al mondo naviga verso la Nuova Zelanda. The Old Mug, la coppa delle 100 ghinee, lascia un ricco signore di nome Ellison proprietario di Oracle per trovare nuovamente un popolo di soli 5 milioni di abitanti, rugbysti, velisti e 60 milioni di pecore. La battaglia dei catamarani che volano nelle ventose acque di bermuda si è conclusa alla nona regata. Altro successo netto del fuoriclasse Peter Burling.

Appena 26enne ma con un oro ed un argento olimpico, il timoniere di team New Zealand è un concentrato di tattica e bravura e  con il vento perfetto, non ha fatto altro che annientare l’esperto Jimmy Spithill. Nulla da fare un 7 a 1 senza discussione, e neppure è stato sfiorato il pensiero di quello che si vide nel 2013  e l’incredibile rimonta  americana. Troppo alto il divario tecnico ed umano.

Se gli statunitensi, o meglio Lawrie Ellison, hanno affidato tutto a Spithill, Il team New Zealand è stato più team in assoluto dividendo ruoli e compiti e dove anche molti italiani con Max Sirena in testa hanno svolto un ruolo, soprattutto tecnico ingegneristico fondamentale.

Ora si festeggia e non solo ad Aukland , la città della vela, dove la coppa ha vissuto per quasi dieci anni ma si festeggia anche a quello che succederà a come sarà la nuova Coppa e come saranno le nuove barche e chi ci sarà a gareggiare nelle acque del golfo di Auraki. Di sicuro un qualcosa di rosso ci sarà e non è la croce del sud nella bandiera neozelandese, un qualcosa magari che illumina la notte. La Luna?