La terza tappa della Volvo Ocean Race è sempre più avvincente: Dongfeng e MAPFRE navigano a stretto contatto da ore, mentre le condizioni dell'Oceano meridionale costringono i sette team a non abbassare mai la guardia
Dopo otto giorni di regata nell'Oceano meridionale, ci sono meno di 3 miglia di distanza tra Dongfeng e MAPFRE, i leader della flotta. Una lotta davvero intensa, tanto che MAPFRE ha dovuto lasciare le vele per evitare la collisione con Dongfeng, in uno dei tanti incroci ravvicinati delle ultime 12 ore. E' una situazione abbastanza eccezionale, dato che le due barche sono in pieno Oceano.
Nella notte, gli spagnoli di MAPFRE erano riusciti a superare di 20 miglia gli avversari di Dongfeng, ma poi le due barche rosse si sono ritrovate a navigare ancora a vista. "Stiamo combattendo da ieri sera, a suon di strambate, probabilmente una ogni ora. E' abbastanza faticoso" - ha dichiarato la velista Carolijn Brouwer, a bordo di Dongfeng - "Per noi è un po' stressante averli così vicini, perché avevamo un bel vantaggio, ma loro hanno navigato meglio e si sono rifatti sotto. Detto ciò, è incredibile che qui si possa avere l'avversario di fianco. E' un po' surreale ma ci fa spingere le barche ancora di più".
Intanto, anche il navigatore di MAPFRE Juan Vila ha commentato la situazione: "Vediamo Dongfeng sull'AIS (il sistema di rilevamento elettronico di cui sono dotate tutte le barche in regata). Speriamo di trovare un corridoio tutto nostro, che funzioni".
Il Team Brunel (in quarta posizione), su cui naviga anche il friulano Alberto Bolzan, ha subito un duro colpo con l'incidente alla schiena di Annie Lush. La velista e il suo compagno di guardia Peter Burling si stavano preparando a una strambata al limite della Antarctic Ice Exclusion Zone quando sono stati travolti da una grossa onda. Burling non ha riportato conseguenze mentre la Lush è rimasta dolorante sul fianco, quasi incapace di muovere la gamba destra. La velista britannica, 37 anni, è sotto antidolorifici: in attesa che si riprenda, i suoi compagni sono costretti a fare a meno del suo apporto, aggiungendo ulteriore fatica a giornate molto intense.
A poco più di 220 miglia alle spalle dei leader, il team Akzonobel sta lavorando per rientrare in gara dopo che la rottura della rotaia della randa sull'albero aveva rallentato la sua corsa. In sesta posizione Turn the Tide on Plastic, con a bordo l'italiana Francesca Clapcich.