Vendée Globe, il francese Bestaven vince la 9^ edizione

vela

Pietro Colnago

Anche se a tagliare per primo il traguardo delle Sables d’Olonee è stato Charlie Dalin su Imoca, a vinceere è lo skipper di Maitre Coq che ha fatto ben fruttare le 10 ore di abbuono concessogli dalla giuria per esserci impegnato nel salvataggio di Escuffier naufragato nei mari del sud. Terzo Burton, l’taliano Pedote ha chiuso settimo

Erano le 20.35 e 47 secondi di ieri quando la prua del primo Imoca 60 ha fatto il suo ingresso nel canale delle Sables d’Olonne, tagliando per primo il traguardo della nona edizione della Vendée Globe, dopo 80 giorni, 6 ore, 15 minuti e 47 secondi passati a circumnavigare il globo nella regata in solitaria e senza scalo più dura del mondo. Lo scafo era Apivia, con al timone Charlie Dalin, uno dei favoriti della vigilia che ha festeggiato ed è stato festeggiato dalla banchina francesce ben consapevole però che la vittoria in tempo reale, la terza miglior prestazione della storia, non sarebbe bastata per vincere la regata perché dietro a lui c’erano navigatori che potevano contare su un abbuono di parecchie ore concesso dalla giuria per essersi impegnati nella ricerca e il salvataggio di Escuffier nei mari del sud. Ed infatti alla 3.19 di questa mattina a tagliare il traguardo, accolto dai fuochi d’artificio che provenivano dalla riva, è arrivato Yannick Bestaven, lo skipper francese di Maiter Coq, a cui sono bastate poco più di 7 ore e mezza delle 10 che aveva di abbuono per mettere Dalin dietro di lui e diventare il re della Vendée Globe.

L'italiano Pedote nella storia

Una regata spettacolare che i due navigatori hanno interpretato in maniera superlativa, alternandosi al comando della flotta dei 33 Imoca durante il percorso con Bestaven che è stato il primo a doppiare Capo Horn mentre Dailn era transitato davanti a tutti al Capo di Buona Speranza. L’abbraccio con la famiglia, le braccia alte verso il cielo francese lo hanno consegnato alla storia di questa regata che è la più dura e affascinante del mondo mentre noi italiani celebriamo il settimo posto di Giancarlo Pedote che con il suo Prismian Group, ha ottenuto la migliore prestazione di sempre per un navigatore di casa nostra. Davanti a lui Damien Seguin, primo atleta disabile (è nato senza la mano sinistra) a ottenere un tale risultato e primo tra le barche senza i foil.